Crisi Governo, quanto guadagnerà il nuovo Presidente del Consiglio

La Crisi di Governo e le conseguenti dimissioni di Mario Draghi, hanno aperto la strada alla elezioni anticipate del prossimo 25 settembre.
Ecco quanto guadagnerà il nuovo inquilino di Palazzo Chigi

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Palazzo Chigi (Foto Facebook)

Lo scorso 14 luglio il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha rassegnato le dimissioni dalla carica nella quale era stato eletto dal Parlamento il 13 febbraio del 2021. Il motivo, più volte ripetuto, sia in pubblico che in privato, era la mancanza della fiducia nell’azione dell’esecutivo da parte di tutte le forze che ne hanno sostenuto le scelte.

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha, in un primo momento, respinto le dimissioni rinviando Draghi al giudizio del Parlamento. Il 21 luglio, il Senato ha riconfermato la fiducia al Primo Ministro, ma con numeri decisamente risicati. L’ex Governatore della Banca d’Italia e della Banca Centrale europea non ha potuto fare altro che riconsegnare, in maniera definitiva, il suo mandato nella mani del Capo dello Stato.

Crisi di Governo, la pensione di Mario Draghi

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Palazzo Chigi (Foto Facebook)

La scelta di Mattarella è stata cosi, in maniera quasi inevitabile, quella di sciogliere le Camere in anticipo rispetto alla scadenza naturale di marzo 2023 e di convocare i comizi per le elezioni politiche anticipate. Elezioni che si terranno, in data unica, il prossimo 25 settembre. Elezioni che, salvo clamorose e ad oggi imponderabili sorprese, porteranno un nuovo inquilino/a a Palazzo Chigi, la sede del Governo.

Tutto questo determina che Mario Draghi, nato a Roma il 3 settembre del 1947, appena ci sarà il passaggio ufficiale di consegne, al momento resta in carica per il disbrigo degli affari correnti, sarà un semplice pensionato. Ma quanto guadagnerà di pensione Draghi ed a quanto ammonterà l’assegno del suo successore. Vediamolo nel dettaglio.

Partiamo da Mario Draghi che nella sua lista dei contributi versati all’INPS può contare su incarichi di assoluto prestigio come quelli già citati di Governatore della Banca d’Italia (2006-2011), della Banca Centrale europea (2011-2019) e di Presidente del Consiglio (2021-2022) a cui somma quello di Direttore Generale del Ministero del Tesoro (1991-2001) oltre che quelli da docente universitario e di membro del Consiglio di Amministrazione di The Goldman Sachs Group una delle più imponenti banche d’affari del mondo.

La somma dei contributi generati da tutti questi incarichi determina una cifra lorda mensile, dati ufficiali del sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri, di 14.843 euro lordi al mese che corrispondono a 8.615 euro netti.

Decisamente un vantaggio rispetto alla cifra che prenderà il suo successore a Palazzo Chigi che dovrà “accontentarsi” di 114.000 euro lordi l’anno. Cifra che, al netto della tassazione agevolata del 30%, cuba un valore di 80.000 euro netti che divisi per dodici mensilità produce un reddito netto di 6.700.

Cifre lontanissime da quelle dei calciatori, degli esponenti più pagati del mondo dello spettacolo, ma anche di molti Dirigenti dello Stato e di Aziende Private, ma con un carico di responsabilità decisamente superiore. Forse davvero non è tutto oro quello che luccica.

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