Rimborsi 730, chi li riceverà da agosto

Sono in corso già i rimborsi dell’Agenzia delle entrate relativi alle spese dichiarate con il modello 730

Modello 730 (Foto Pixabay)

La convivenza con la pandemia è ormai consolidata da diversi mesi in Italia. Nonostante il virus non sia stato debellato la gestione dei ricoveri negli ospedali consente di poter tenere le attività commerciali ormai aperte senza restrizioni. Esistono, infatti, solo pochi obblighi relativi all’uso della mascherina.

Tuttavia, la ripresa della normalità per le attività economiche coincide anche con la ripresa della macchina burocratica e amministrativa dello Stato e con essa anche l’azione di controllo del Fisco. Accantonati i rinvii concessi nella fase più acuta della pandemia l’attività tra cittadino e fisco è ripresa regolarmente.

Pensioni, i rimborsi a partire da agosto

Modello 730 (Foto Pixabay)

In questo periodo molti contribuenti attendono i rimborsi da modello 730. Infatti, il modello precompilato andava inviato a partire dal 30 maggio e c’è tempo fino al 30 settembre 2022. I rimborsi, invece, iniziano da luglio in ordine di presentazione del modello per quanto riguarda i lavoratori dipendenti.

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Agosto, invece, è il turno dei pensionati che riceveranno il rimborso a partire dal 1 agosto, giorno in cui saranno pagati gli assegni. Tuttavia, anche per i pensionati si procederà in ordine cronologico in base alla data di invio del modello 730. La pensione di agosto sarà più favorevole, quindi,  per i pensionati che hanno inoltrato per primi il modello 730.

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A partire dal mese di settembre pe ri pensionati dovrebbe arrivare anche la rivalutazione anticipata delle pensioni rispetto ala data prevista, ossia gennaio 2023. Si tratta, in realtà, di una rivalutazione parziale all’inflazione mentre la restante parte ci sarà ma sempre partendo dal mese di gennaio del nuovo anno.

La percentuale prevista di rivalutazione anticipata si aggira intorno al 2 o 3%. Non ci sarà, invece, una replica del bonus da 200 euro una tantum. Sindacati e governo hanno deciso di investire il tesoretto da 14 miliardi per contenere l’inflazione sul taglio del cuneo fiscale in luogo di un nuovo bonus da 200 euro una tantum.

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