Naspi, cos’è e quali requisiti occorrono per ottenerla

La Naspi è la nuova indennità di disoccupazione riformulata nel 2015 e che permette di avere un sostegno a coloro che perdono il lavoro

Naspi (Foto Pexels)

L’Italia è un paese dove il lavoro è da decenni un grosso problema per la società. L’economia non riesce a dare sbocchi a tutti e in tanti hanno un lavoro precario oppure mal pagato. Quando c’è precariato aumenta la possibilità di trovarsi sena occupazione. In questi casi la legge italiana prevede delle forme di sostegno economico.

Infatti, per dare il tempo di trovare una nuova sistemazione lavorativa lo Stato interviene con l’ammortizzatore sociale della Naspi, ossia  la Nuova indennità di disoccupazione riformulata nel 2015. Si tratta di un sostegno economico a favore di coloro che perdono il lavoro.

Naspi, i requisiti necessari

Naspi (Foto Pexels)

Il sostegno erogato dall’Inps è riconosciuto a coloro che hanno lavorato almeno per 13 settimane nei quattro anni precedenti lo stato di disoccupazione. Tuttavia, per ricevere la Naspi sono necessarie 13 settimane di lavoro completo di contribuzione versata. Una volta riconosciuta la Naspi, essa viene erogata ogni mese per un massimo temporale di 24 mesi.

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I requisiti per ottenere il sussidio sono i seguenti:

  • dimissioni per giusta causa, qualora le dimissioni non siano riconducibili alla libera scelta del lavoratore;
  • dimissioni intervenute durante il periodo tutelato di maternità, ossia a partire da 300 giorni prima della data presunta del parto e fino al compimento del primo anno di vita del bambino;
  • risoluzione consensuale del rapporto di lavoro, purché sia intervenuta nell’ambito della procedura di conciliazione presso la direzione territoriale del lavoro;
  • risoluzione consensuale a seguito del rifiuto del lavoratore di trasferirsi presso altra sede della stessa azienda distante più di 50 chilometri dalla residenza del lavoratore e/o mediamente raggiungibile con i mezzi pubblici in 80 minuti o più;
  • licenziamento con accettazione dell’offerta di conciliazione di cui all’articolo 6, decreto legislativo 22/2015;
  • licenziamento disciplinare.

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Per quanto riguarda gli importi, l’indennità di disoccupazione viene erogata nei termini del 75% circa rispetto allo stipendio medio degli ultimi sei mesi di lavoro.

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