Pos obbligatorio: quali sono i costi per i commercianti

Spesso i commercianti affermano che accettare i pagamenti con il Pos comporta per loro una spesa, un costo: ma non è proprio come dicono

Costi commissioni (Foto Ansa)

A partire dal 30 giugno sono scattate le sanzioni per coloro che non accettano i pagamenti con il Pos. Commercianti e professionisti in caso di rifiuto di pagamento con lo strumento digitale rischiano la sanzione di 30 euro più il 4% sul valore del pagamento al quale si riferisce il rifiuto.

L’obbligo di avere il Pos era già esistente prima che andasse in vigore la nuova norma. Tuttavia, la novità riguarda la sanzione che prima non era prevista. A fronte di questa norma si è levata la protesta dei commercianti i quali spesso ritengono che per incassi di modica cifra si rischia di rimetterci a causa del costo della commissione da pagare.

Pos, quanto costa davvero ai commercianti

Costi commissioni (Foto Ansa)

In realtà la Stampa di Torino ha approfondito il caso e le cose non stanno proprio come in tanti annunciano. I costi delle commissioni esistono ma, intanto, sono detraibili al 100% fino al 31 dicembre 2022. Inoltre, esiste un tetto minimo di 5 euro entro il quale non viene applicata alcuna commissione.

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Ciò spiega come mai alcuni commercianti respingono l’idea di far pagare con il Pos anche un caffè ed altri non fanno una piega. Inoltre, l’Unione europea è intervenuta tagliando le commissioni interbancarie dello 0,2% per il bancomat e dello 0,3% per le carte di credito o debito.

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Mediamente i commercianti italiani pagano in media l’1,32% di costo di commissione detraibile al 100% fino al 31 dicembre 2022. Esiste, tuttavia, anche il costo del Pos stesso. Questo dipende dagli accordi con le varie banche. Alcune fanno pagare un canone che va dai 30 agli 80 euro mensili. Altri fanno pagare 200 euro per l’attivazione.

I costi del canone erano detraibili fino al 30 giugno insieme ai costi delle commissioni al 100%. Poi, la norma non è stata prorogata e adesso si detrae soltanto il 30%.  Spesso sono anche i consulenti delle piccole attività a consigliare male gli esercenti. Ciò spiega la differenza tra un esercente che si oppone al pagamento e altri che tranquillamente incassano con il Pos anche vendite di somme irrisorie.

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