Pignoramento pensioni, quando accade e chi rischia

Pignoramento pensioni, si può agire in due diversi modi e in alcuni invece non si puà procedere: come funziona

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Non solo lo stipendio ma anche la pensione può essere pignorata presso l’istituto di erogazione o dal conto corrente e presenta dei limiti quando si deve recuperare un credito.

Per recuperare tutto, il creditore può attaccare la pensione. Il pignoramento in questo caso può avvenire secondo due modalità differenti: la prima è all’erogazione e la notifica è sia al debitore che all’Inps oppure all’accredito sul conto corrente del pensionato.

Pignoramento pensioni, il ruolo dell’Inps

Con il messaggio del 22 settembre 2021, n. 3187, l’Inps ha spiegato qual è la propria legittimazione a effettuare trattenute sulle pensioni erogate quando ci si trova davanti a un caso di recupero crediti.

L’Istituto può versare delle quote di pensione e il versamento delle stesse ai rispettivi creditori. Ovviamente la possibilià di fare una cosa del genere può avvenire solo in attuazione di provvedimenti dell’Autorità giudiziaria.

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Se il creditore decide di agire prima dell’erogazione della mensilità dovrà notificare, la pensione sarà erogata direttamente con la parte mancante.

Se invece il creditore si rivale sul conto dove viene versata la pensione, il pignoramento deve essere notificato al debitore e anche alla banca.

Pensione impignorabile

Esiste anche l’impignorabilità in alcuni casi, ad esempio se sul condo della pensiona la sommacomplessiva è inferiore al triplo del valore dell’assegno sociale, osssia 460,28 euro.

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Deve essere garantito il cosidetto minimo vitale, utile al pensionato ad avere una vita dignitosa. Per far eun esempio, nel 2021 l’assegno sociale è pari a 460,28 euro, quindi, la pensione minima è 690,42 euro. Chi ha una pensione più bassa non rischia alcun pignoramento.

Con una pensione di 1.000 euro, si rischia il pignoramento del 20% di 309,58, cioà la differenza tra 1.000 e 690,42. In pratica l’Inps trattiene su ogni erogazione della pensione 61,92 euro che devono essere versati al creditore.

Per quanto riguarda il pignoramento su conto corrente, non può esserci pignoramento se sul conto la somma totale del saldo non è oltre i 1.380,84 euro.

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