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Sismabonus 2022: quando scade e chi ne ha diritto

L’ultima legge di bilancio ha allungato i tempi per usufruire degli incentivi per mettere a norma gli edifici e le abitazioni. I dettagli

Sismabonus (Foto Adobe)

La ripresa dopo l’emergenza sanitaria da Covid e il fermo della maggior parte delle attività produttive, ha imposto una tale accelerazione sul piano economico tale da generare un’inflazione che attualmente è degenerata con la crisi internazionale. L’allora Governo Conte decise di puntare la direzione, per il riavvio produttivo, su uno dei settori principalmente trainanti in Italia: il settore edilizio. 

Per stimolare tale comparto così importante per l’economia italiana, sono stati varati incentivi e bonus ad hoc, in grado di attirare la spesa dei privati cittadini. Il più importante e noto è sicuramente il Superbonus 110%, il contributo con il quale lo Stato rimborsa i cittadini i costi sostenuti per le spese di adeguamento agli standard di sostenibilità ambientale gli appartamenti o gli spazi condivisi degli edifici privati.

Sismabonus 2022, come vengono ammortizzate le spese

Sismabonus (Foto Adobe)

La sostituzione di serramenti con modelli più efficienti, l’installazione di dispositivi per ridurre il consumo energetico, l’adeguamento di caldaie, tetti e mura costituiscono solo una parte della condotta di sostenibilità ambientale che hanno guidato questi bonus. Non sono da escludere nemmeno gli interventi di abbattimento delle barriere architettoniche, nonché di aggiornamento strutturale alle più recenti misure antisismiche.

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L’impulso è stato dato offrendo ai cittadini detrazioni fiscali nella dichiarazione dei redditi, sconti in fattura, cessioni del credito. Il tutto per una percentuale che copre l’intero ammontare delle spese. Dunque, si è operato sugli edifici anche in chiave antisismica, con un bonus appositamente predisposto: il Sismabonus. Per un Paese come l’Italia, tra i sismici d’Europa, dove le scosse telluriche hanno e continuano spesso a sconvolgere intere Regioni, non è una misura da poco per le fragili economie delle zone coinvolte.

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La Legge di Bilancio di quest’anno ha prorogato la scadenza del Sismabonus fino al 31 dicembre 2024. La detrazione di una percentuale delle spese affrontate sarà ancora applicata a quegli interventi che riguardano l’adozione delle misure della legge antisismica sugli edifici; potranno beneficiarne sia gli utenti Irpef, ovverosia i soggetti all’imposta sul reddito delle persone fisiche che ai soggetti Ires, i passivi dell’imposta sul reddito delle società. La tipologia d’intervento designerà di volta in volta la percentuale di detrazione: 50, 70, 75, 80 e 85 per cento, su una spesa complessiva per ogni unità immobiliare che non superi i 96mila euro.

Pubblicato da
Roberto Alciati