Bonus 150 euro, arriverà in automatico ai pensionati?

Il bonus da 150 euro è il secondo aiuto previsto a favore dei redditi messi a dura prova dall’inflazione

Pensione di reversibilità alla vedova
Pensione (Foto Adobe)

A novembre è in arrivo il bonus da 150 euro una tantum. Si tratta di una misura introdotta dal decreto Aiuti-ter per affrontare l’inflazione. Il decreto Aiuti-ter è stato l’ultimo provvedimento del governo Draghi per sostenere i cittadini contro il caro vita. Il bonus da 150 euro prevede delle differenze rispetto al bonus precedente.

Intanto l’aiuto ha un importo inferiore di 50 euro e riguarderà circa 22 milioni di persone, una platea inferiore rispetto al precedente aiuto.  Infatti il limite reddituale stavolta è di 20.000 euro lordi rispetto ai 35.000 euro previsti per il bonus da 200 euro introdotto a maggio.

I pensionati saranno i primi a ricevere il bonus da 150 euro

pensione
pensione (Foto Pixabay)

A ricevere per primi il bonus da 150 euro saranno i pensionati direttamente sull’assegno di novembre. L’erogazione, così come per il precedente bonus, sarà automatica. Nessuna richiesta è da inoltrare da parte dei pensionati anche in questo secondo caso. I pensionati potranno verificare anzitempo l’erogazione del bonus consultando il cedolino della pensione sul portale dell’Inps.

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Successivamente, a ricevere il bonus da 150 euro saranno i lavoratori dipendenti. Per costoro il sostegno sarà erogato sulla busta paga di novembre. Ciò vuol dire che i beneficiari si ritroveranno il bonus in tasca a novembre o dicembre, in base all’organizzazione dei pagamenti prevista dal datore di lavoro.

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Infatti, alcuni datori di lavoro differiscono il pagamento della busta paga al mese successivo. Il riferimento reddituale per sapere se si avrà diritto a percepire il bonus da 150 euro è una retribuzione imponibile mensile non superiore a 1.538 euro. Il bonus da 150 euro è previsto poi anche per altre categorie.

La misura riguarderà anche i lavoratori autonomi con lo stesso limite di reddito di 20.000 euro nonché ai lavoratori domestici, i percettori di indennità di disoccupazione agricola, i co.co.co., dottorandi e assegnisti, i lavoratori del settore dello sport, i lavoratori stagionali e a coloro i quali hanno un contratto di lavoro a tempo determinato o intermittente.

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