Se un giorno dovrai ereditare casa preparati: ti aspetta questo

Eredità, tassa di successione: avere un bene dal genitore non significa solo profitto ma anche sborsare soldi dopo la scomparsa

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Un po’ come la patrimoniale e altre tasse che riguarda la ricchezza proveniente da un bene mobile e immobile, nel corso degli anni anche la tassa di successione è stata oggetto di discussione e polemiche.

C’è chi vorrebbe ridurla, chi abolirla perché ritenuta ingiusta poiché si tratta di lasciare una proprietà a un figlio o un nipote. Le successioni dopo il 3 ottobre 2006 sono soggetti a questa imposta. Ma come avvengono?

La denuncia di successione deve essere presentata entro un anno dalla data di apertura della successione recandosi presso l’Ufficio del Registro del luogo di residenza della persona scomparsa, dunque di chi lascia il bene.

Eredità, tassa di successione: il calcolo

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Come avviene il calcolo? Se chi dovrà ricevere il bene è il coniuge o un parente in linea retta, il valore dei beni come la prima casa è del 4% con imposta di trascrizione pari a 168 euro, stessa cifra dell’imposta catastale. La franchigia per ogni beneficiario è di 1 milione di euro.

Il valore su beni e diritti se l’imposta riguarda fratelli e sorelle è del 6%. Stessa percentuale per parenti fino al 4° (diversi da fratelli e sorelle), affini in linea retta e affini in linea collaterale sino al 3°. Sale invece all’8% per altri soggetti.

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Per i soggetti portatori di handicap (riconosciuto grave ai sensi della Legge 5.2.1992 n. 104) Per ogni portatore di handicap spetta una franchigia di complessivi di 1 milione e 500mila euro indipendentemente da quale sia il rapporto di coniugio o di parentela. C’è però una specificazione importante da fare. Il valore imponibile degli immobili viene calcolato sulla rendita catastale capitalizzata.

Le aliquote di cui sopra si applicano anche per gli atti di donazione. Per ottenere il valore catastale, i coefficienti di rivalutazione dal 31 luglio 2004 sono:

112,50 per i terreni, 103,125 per i terreni pertinenziali di prima casa. Per i fabbricati, 42,84 se di categoria C/1 ed E; 63,00 categorie A/10 e D; 147,00 categoria B, 126,00 altri fabbricati, 115,50 per fabbricato abitativo prima casa e relative pertinenze.

Beni esclusi dalla successione

Ci sono anche alcuni beni che sono esclusi dalla successione; i titoli di debito pubblico, altri Titoli di Stato o equiparati, le indennità di fine rapporto di lavoro (art. 1751 C.C.) e le altre indennità spettanti per diritto proprio agli eredi in forza di assicurazioni previdenziali obbligatorie o stipulate dalla persona scomparsa, i beni culturali sottoposti a vincolo culturale previsto dalle leggi in materia.

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E ancora, i crediti verso lo Stato, gli enti pubblici territoriali e gli enti pubblici che hanno la gestione di previdenza e di assistenza sociale, i crediti contestati giudizialmente alla data di apertura della successione, i crediti che sono stati ceduti allo Stato entro la data di presentazione della dichiarazione di successione e infine i veicoli iscritti nel pubblico registro automobilistico.

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