Altro che flop, Opzione Donna piace: come andare prima in pensione

Il governo Meloni sta pensando di estendere Opzione Donna anche agli uomini: la misura non è affatto un flop

opzione donna
opzione donna pensione (foto Pixabay)

Quello delle pensioni è ad oggi un tema molto caldo in Italia. Dopo la fine di Quota 100 lo scorso anno si prepara ad uscire di scena anche Quota 102 che terminerà il 31 dicembre 2022. Toccherà al Governo Meloni redigere una nuova riforma pensioni per evitare il ritorno alla Legge Fornero.

Sono tante le ipotesi che sta vagliando il nuovo governo e, tra queste, quella che sicuramente resterà in vigore sarà Opzione Donna. Secondo i dati diffusi da Il Sole24Ore, sono state poco più di 18mila i pensionamenti con Opzione donna nei primi mesi del 2022. Ma come si fa ad andare in pensione con questa misura?

Opzione donna non è un flop, lo dicono i dati INPS

opzione donna
opzione donna pensione (foto Pixabay)

Opzione donna permette alle lavoratrici di lasciare il mondo del lavoro a 58 anni di età o a 59 anni se lavoratrici autonome e con 35 anni di contributi ma con il ricalcolo contributivo dell’assegno. Nei primi 9 mesi del 2022 sono state 596.640 in totale le nuove pensioni, con un importo medio mensile di 1.185 euro, in calo rispetto ai 1.200 euro rilevati su tutto il 2021.

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Di queste 596.640 pensioni la maggior parte sono state erogate alle lavoratrici che, però, rispetto agli uomini, hanno un assegno più basso. Nei primi nove mesi del 2022 hanno utilizzato Opzione Donna 18.273 lavoratrici di età compresa tra 60 e 61 anni (7.355) e quelle con 59 anni (6.493).

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Come detto il governo Meloni sta valutando l’estensione di Opzione Donna anche agli uomini ma con una soglia anagrafica più elevata. Il prolungamento a tutto il prossimo anno di questo canale di uscita appare ormai quasi certo. Secondo un monitoraggio INPS nel 2021 sono state liquidate 883.876 pensioni, per un importo medio mensile alla decorrenza di 1.200 euro.

A beneficiare di più della metà dei trattamenti sono state proprio le lavoratrici che hanno avuto un importo medio mensile di 1.016 euro mentre quello degli uomini è risultato di 1.432 euro al mese. Sempre lo scorso anno le pensioni anticipate, sotto la spinta di Quota 100 sono state più numerose di quelle di vecchiaia.

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