Tasse e multe, mini condono in arrivo: chi può usufruirne

Tasse e multe, il governo sta pensando di condonare alcuni debiti: quali sono al momento le ipotesi sulle quali si sta lavorando

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Il nuovo governo italiano potrebbe iniziare la sua attività con uno stralcio delle cartelle esattoriali. Chi non ha pagato tasse e multe potrebbe beneficiare della misura. Una piccola pace fiscale che riguarderebbe però una parte minima della popolazione coinvolta. Un argomento sempre caro a Fratelli d’Italia che ha sempre portato avanti questa posizione degli anni di opposizioni ai diversi governi che si sono succeduti.

È un’ipotesi che si mette comunque in linea con decisioni simili da due governi dell’ultima legislatura: il primo di Giuseppe Conte (formato principalmente da Movimento 5 Stelle e Lega) e quello di Mario Draghi (anche in questo caso sostenuto dal Carroccio).

Tasse e multe, ipotesi stralcio: per quali cifre

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Insomma, non si chiuderebbero gli occhi su grosse cifre ma su quelle che a volte è più difficile recuperare che appunto stralciare. Come riportano diversi giornali, in particolare Il Sole 24 ore, il governo starebbe riflettendo sull’annullamento dei vecchi debiti che vanno da 1.000 e 2.000 euro. Ma di quali annualità? Con quali modalità? Tutto ancora da decidere.

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Al momento solo idee poiché bisogna capire bene anche quali saranno le risorse a disposizione. Da questo, infatti, dipenderà l’importo massimo dei debiti da poter stralciare.

La scorsa settimana c’è stato un vertice della Lega che ha sempre avuto a cuore questo tema. Gli altri temi economici sensibile al partito di Matteo Salvini è il superamento della Legge Fornero, la Flat Tax e la revisione del Reddito di Cittadinanza.

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Nel mentre si sta lavorando anche per la rottamazione quater in modo da consentire un piano di versamenti spalmati nel tempo, almeno di cinque anni, anche se inizialmente pare si volesse puntare su dieci anni. Ovviamente il problema principale restano sempre le coperture e capire quali siano le reali necessità di una misura del genere, se è giusta dare priorità ad essa o destinare i fondi ad altri interventi.

 

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