Scuola, quando arrivano gli aumenti in busta paga

In arrivo il rinnovo del contratto collettivo di lavoro per il settore della scuola. Aumenti e arretrati per i docenti

Buste paga, verso il rinnovo del contratto scuola (Foto Pexels)

Gli ultimi due anni sono stati molto dispendiosi  sotto il profilo economico per lo Stato a causa delle faccende internazionali che hanno coinvolto anche l’Italia. Dopo la pandemia, infatti, è scoppiato il conflitto alle porte dell’Europa per effetto dell’invasione dei russi nei confronti dell’Ucraina.

Per sostenere l’economia e le tante persone andate in difficoltà per gli effetti di pandemia e speculazioni legate alla guerra lo Stato ha erogato diverse misure di sostegno in questi anni e ancora oggi c’è da frenare l’effetto negativo dell’inflazione. Tuttavia, gli interventi dello Stato non sono arrivato soltanto nel campo dei sostegni e delle misure per tamponare la fase negativa dell’economia.

Buste paga scuola, aumenti previsti a marzo

Scuola (Foto Pixabay)

Infatti, sono arrivati in questi anni anche gli accordi per i rinnovi dei contratti di lavoro di categoria scaduti. Sono diversi i comparti che sono rimasti indietro grazie alla cattiva tendenza intrapresa dagli esecutivi di rinviare gli accordi già scaduti. Stavolta tocca al personale della scuola avere i rinnovi.

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Infatti, l’accordo è stato raggiunto e sono in arrivo aumenti di 100 euro mensili lordi per i docenti. Quest’ultimi potranno ricevere anche gli arretrati visto che il contratto era scaduto da alcuni anni. Gli arretrati ammontano ad una cifra tra i 2.000 e i 2.500 euro. Per quanto riguarda la tempistica secondo i sindacati gli aumenti arriveranno verso marzo nel cas in cui la firma dovesse arrivare a gennaio.

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I sindacati puntano ad ottenere ancora qualcosa in più per le buste paga di docenti e personale Ata: “Servono anche garanzie su aumenti ulteriori rispetto a quanto messo da parte con le ultime Leggi di Bilancio – ha affermato Alessandro Rapezzi, segretario nazionale Flc-Cgil che prosegue – “abbiamo assoluta urgenza e bisogno di dare più soldi ai lavoratori della scuola, considerando anche che siamo dentro un nuovo triennio contrattuale”.

 

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