Bonus 150€, l’autocertificazione non basta: cosa serve per averlo

A partire dal mese di novembre arriva un nuovo bonus una tantum per assorbire gli affetti dell’inflazione

bonus 150 euro
bonus 150 euro in arrivo (Foto Adobe)

Il mese di novembre è arrivato e per molti italiani ci sarà un compenso ulteriore al fine di assorbire gli effetti latenti dell’inflazione sui redditi. Infatti, come previsto dal decreto Aiuti-ter del Governo Draghi, è prevista per alcune categorie di lavoratori e pensionati l’erogazione di un nuovo bonus una tantum, stavolta da 150 euro.

Infatti, in questi giorni i pensionati stanno già trovando il bonus sull’assegno della pensione. Per i lavoratori dipendenti, invece, sarà necessario attendere le buste paga che si riferiscono al mese di novembre. Ciò vuol dire che alcuni riceveranno il bonus in questo mese, altri soltanto a dicembre a seconda del periodo di pagamento delle buste paga previsto dal datore di lavoro.

Bonus 150 euro, occhio al reddito

Bonus 150 euro in arrivo (Foto Adobe)

Tuttavia, non tutti potranno ricevere il bonus. Infatti, l’erogazione spetta a coloro che non superano 20.000 euro di reddito personale annuo. La regola vale sia per i pensionati che per i lavoratori. Il riferimento mensile per capire se si avrà diritto a ricevere il bonus da 150 euro una tantum sono 1.538 euro.

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Pertanto, ai lavoratori che superano questa mensilità non basterà presentare l’autodichiarazione al datore di lavoro per ricevere il bonus. La dichiarazione è importante perché si comunica in via ufficiale e sotto la propria responsabilità al datore di lavoro che non si percepiscono pensioni e sussidi ulteriori.

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Infatti, sono diverse le posizioni che consentono di ricevere il bonus da 150 euro e in tal modo l’Inps, ente erogatore, cerca di evitare pagamenti doppi. Il tutto avviene, intanto, mentre ci sono ancora categorie di lavoratori che non hanno ricevuto il primo bonus da 200 euro. Si tratta dei lavoratori autonomi, dei percettori della Naspi e dei lavoratori a tempo determinato. Per costoro i pagamenti sarebbero dovuti arrivare a ottobre. Il tutto lascia presagire, però, che i tempi siano slittati di almeno un mese.

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