Bonus 800€ genitori separati: ogni mese, vedi se rientri

Bonus 800€ genitori separati: cosa prevede la legge e quali sono i soggetti che possono beneficiare del contributo

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Oggi siamo stretti nella morsa dell’inflazione che sta distruggendo il potere d’acquisto degli italiani. La guerra con la conseguente crisi energetica ha fatto balzare i prezzi delle materie prime alle stelle. Ma precedentemente stavamo ancora pagando gli effetti devastanti del Covid e ancora oggi si corre ai ripari contro le devastazioni economiche della pandemia.

C’è un contributo a favore del genitore separato che ha figli minori a carico (ma anche maggiorenni disabili con handicap grave) che causa Covid non ha ricevuto l’assegno di mantenimento o è stato percepito in quantità inferiori rispetto a quanto dovuto.

Si considera handicap grave quando la persona interessata necessita di un intervento assistenziale permanente, “continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione” come riporta l’art. 3 comma 3, della legge 104/1992.

Il periodo temporale di riferimento è compreso tra l’8 marzo 2020 (da quando ufficialmente è iniziata l’emergenza su tutto il territorio nazionale, al 31 marzo 2022.

La soluzione sarà unica, fino a un massimo di 800 euro per 12 mesi. Ci sono però dei requisiti economici: il beneficiario deve avere un reddito non superiore agli 8.174 euro.

Il destinatario come detto è il genitore che avrebbe dovuto ricevere l’assegno dal coniuge che ha avuto seri problemi causa Covid e come conseguenza l’attività è cessata, il quel periodo è stata ridotta o sospesa dall’8 marzo 2020 per una durata minima di 90 giorni o per una riduzione del reddito di almeno il 30% rispetto a quello percepito nel 2019.

Bonus 800€ genitori separati: come avere i soldi

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Il genitore ricevente deve risultare convivente con figli minori o maggiorenni portatori di handicap grave alla data dell’8 marzo 2020.

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Non resta che attendere l’apposito avviso che sarà pubblicato dal Dipartimento per le Politiche della Famiglia con il quale saranno rese note le procedure per le domande cge dovrebbero comunque essere redatte sotto forma di auto-dichiarazione come prevede il dpr 445/2000.

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Sarà lo stesso Dipartimento che procederà alla verifica dei presupposti consultando i dati a detenuti dall’Agenzia delle Entrate per accertare la situazione reddituale del genitore tenuto al mantenimento.