“Chiamiamo per…”. E rubano 16mila euro dal conto | Attenti alla telefonata

Attenzione a questa truffa che sta girando: fino a 16 mila euro rubati dal conto se rispondete a questa chiamata. 

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Rubano (Preso da Canva)

Dovete fare molta attenzione perché, proprio in quest’ultimo periodo, c’è una truffa telefonica molto subdola che sta girando e che potrebbe farvi rischiare anche molto grosso. Quando rispondete al telefono, quindi, cercate di essere vigili e soprattutto di non rispondere in modo avventato alle domande che vi fanno, perché potrebbero rubarvi fino a 16 mila euro.

Quella di cui vi stiamo parlando è una truffa realmente accaduta a una donna di Cagliari: in seguito una telefonata, la donna in questione ha risposto e le cose sono ben presto precipitate in un vero e proprio horror per lei. La procedura, infatti, è uguale per chiunque risponda: si riceve una telefonata, vengono fatte delle domande e nel giro di poco ti rubano ben 16 mila euro dal tuo conto. Per scoprire di più su cosa è successo, continuate a leggere insieme a noi di Pensioniora.it.

Truffa telefonata: persi fino a 16 mila euro

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Rubano (Preso da Canva)

La truffa in questione, che ha visto una signora di Cagliari vedersi sottrarre inavvertitamente la bellezza di sedici mila euro dal conto, è tutt’altro che un semplice avvertimento. La vittima in questione, infatti, aveva chiesto un rinnovo della propria carta di credito ma ben presto si è resa conto di essere caduta in un vero e proprio raggiro senza precedenti.

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Al momento, infatti, sembra che lei sia la prima e anche unica vittima di questa truffa. Ma come avviene? In poche parole ti telefono e nel giro di poco ti rubano dei soldi dal conto, ed è proprio questo che è successo anche a lei. Telefonata per la sua richiesta di attivazione della carta di credito, infatti, la donna non ha minimamente pensato potesse trattarsi di una truffa. Anzi, erano passati solo pochi giorni da quando aveva avviato la pratica, quando ha ricevuto la chiamata in questione sul suo numero personale.

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Qui, a parlarle, avrebbe trovato un sedicente impiegato che, informato della situazione e della richiesta da lei effettuata, le avrebbe chiesto di seguire con lui alcuni passaggi fondamentali attraverso il suo smartphone personale. Una coincidenza fin troppo grande perché la vittima si facesse qualche domanda, e così ha fatto come l’operato le ha indicato. Una truffa, questa, senz’altro ben pensata e architettata che soprattutto prende possesso di dati riservati e sensibili del soggetto in questione.

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