Padre separato, eredità anche a compagna o solo ai figli?

Chi è il chiamato all’eredità se il defunto è separato ma ha avuto al contempo una nuova relazione. Ecco i particolari

a chi va eredità se padre separato
Eredità (Foto Adobe)

Prima o poi, nell’esistenza di una famiglia finisce per irrompere la triste circostanza di un lutto. Questo evento ha la capacità di agitare per un certo gli equilibri tra i componenti rimasti e soprattutto comporta una rapida capacità di riorganizzarsi; anche economicamente, nel caso in cui i familiari sono stati a carico del soggetto deceduto poiché economicamente non autosufficienti.

Per quanto riguarda l’eventuale possesso di beni, pertanto in presenza di eredità, nel contesto familiare la norma regola piuttosto agevolmente e in autonomia i criteri di successione, non soltanto sotto il profilo fiscale ma anche sulle quote di destinazione sulla base del numero dei membri familiari e della priorità legata al rispetto della linea diretta con il de cuius.

Padre separato, come vengono distribuiti i beni?

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Eredità (Foto Adobe)

La redazione di un testamento rende certamente più semplice la trasmissione dei beni al di buoni della famiglia, dunque tra gli altri legami parentali o con terzi. Sebbene in ogni caso potrebbe presentarsi l’eventualità di una contestazione del testamento olografo depositato dal notaio (con ciò che comporta in termini di tempistica di accettazione dei beni). Spesso, l’eredità diventa una forma di sussistenza per i superstiti.

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Nell’ambito familiare, gli altri componenti possono contate, dal punto di vista previdenziale, della pensione di reversibilità, nel caso il deceduto era percettore di trattamento pensionistico INPS. In primis il coniuge superstite e poi i figli, o le sorelle e i fratelli, oppure i genitori – tutti a carico del soggetto – possono godere di una quota della vecchia pensione ricavata dal numero dei superstiti coinvolti e – ancora – della linea diretta col defunto.

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La reversibilità tocca anche i divorziati superstiti purché siano titolari di un assegno divorzile e non siano convolati a nuove nozze. E l’eredità? Una parte della successione è destinata all’ex coniuge o coniuge separato; purché il giudice non abbia rilevato l’addebito durante la causa di separazione: ovverosia, niente eredità se il vecchio partner ha avuto una responsabilità di colpa nella cessazione del rapporto (a meno che non venga citato nel testamento). In presenza di figli, le quote del patrimonio sono così distribuite: 50 per cento al figlio unico e 50 per cento al coniuge separato; oppure, con più figli, un terzo del patrimonio al coniuge separato e due terzi da distribuire in parti uguali tra tutti i figli. Soltanto il testamento, altresì, può regolare la quota spettante alla nuova partner.