Pensione di reversibilità 2023 | Quanto si avrà di aumento

Aumenti e novità previsti per l’anno 2023: ecco cosa cambierà negli assegni della pensione di reversibilità, scopriamolo insieme

Pensione di reversibilità
Pensione di reversibilità (Preso da Canva)

Caro energetico, aumento delle bollette e inflazione ormai sempre più presente in ogni aspetto del nostro quotidiano. Ci basta, d’altronde, fare un semplice in giro in centro tra i negozi per renderci conto di come il prezzo di tutto ciò che ci circonda sia aumentato in modo così precipitoso e soprattutto vertiginoso. Se qualche mese fa pensavamo che la nostra unica preoccupazione dovesse essere l’arrivo del freddo, ad oggi ci siamo resi conto che in realtà c’è molto di più a cui pensare.

Ed è proprio per questo motivo, e soprattutto, per andare incontro a una popolazione già messa in ginocchia dai mesi appena trascorsi, che il governo sta cercando di mettere in atto tutta una serie di provvedimenti, cambiamenti e soprattutto aumenti in vista dell’inizio del nuovo anno. Ecco, dunque, tra i vari aspetti cosa dovremo aspettarci per quanto riguarda la pensione di reversibilità.

2023, aumenti sulla pensione di reversibilità

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Pensione di reversibilità

Tra i vari aumenti di cui avremo la possibilità di beneficiari nel corso del nuovo anno, ovvero il 2023, non possiamo fare a meno di citare anche quelli che interesseranno la pensione di reversibilità. D’altronde, che al momento ci troviamo in un vero e proprio momento di crisi e soprattutto da cui ci sembra non solo difficile, ma persino impossibile uscire non è certo un mistero. Ed è proprio per questo, dunque, che sono stati pensati tutta una serie di aumento per andare incontro alla popolazione.

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In particolare, a partire dal nuovo anno, per la precisione già dal primo gennaio del 2023, potremo godere anche di un aumento per quanta riguarda gli importi della pensione di reversibilità. Nello specifico, l’aumento previsto è di circa il 5,3 per cento, come stabilito dall’Istat e dalle documentazioni pubblicato circa anche gli aumenti dei prezzi che abbiamo potuto già saggiare nel corso di queste ultime settimane. A firmare il decreto, nello specifico, è stato il ministro Giorgetti che ha pensato di concentrarsi dunque sulle pensioni e sui suoi importi.

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L’idea è quella di operare una rivalutazione di ben il 7,3 per cento, da cui verrà poi sottratto il due per cento secondo una rivalutazione anticipata. Ed è così, infine, che otterremo il 5,3 per cento di cui vi abbiamo parlato sopra. Insomma, si tratterà di una vera e propria boccata d’aria fresca per i suoi beneficiari, che avranno così la possibilità di tirare un sospiro di sollievo e soprattutto di poter smettere di controllare continuamente i conti e vedere se li si riusciranno a far quadrare entro la fine del mese.