L’INPS mette a disposizione un utile servizio di conteggio degli anni necessari alla pensione considerando anche gli anni universitari. Di cosa si tratta
Con l’esordio del nuovo anno, si apre anche la nuova stagione previdenziale. E sotto vari punti di vista. Sotto il profilo dei sussidi, dal 1° gennaio è stato inaugurato il nuovo Reddito di Cittadinanza, che ha visto una riscrittura, da parte del nuovo governo, nei criteri di accesso e di durata. Si tratta infatti di un sussidio che verrà erogato per soli sette mesi, se non addirittura revocato in anticipo a seguito del rifiuto del lavoratore all’unica proposta di lavoro offerta dal Centro per l’Impiego.
Inoltre si è già passati alla fase di rinnovo per ciò che concerne misure quali l’Assegno Unico e universale per le famiglie dei lavoratori dipendenti. Si partirà infatti con la nuova annualità dal 1° aprile; fino al 1° marzo saranno dunque accolte le richieste di rinnovo, eventualmente comprensive di nuovo modello DSU per il reddito ISEE se nel corso del 2022 si sia verificata una variazione reddituale tale da variare anche il relativo scaglione.
Simulatore riscatto laurea, l’INPS aggiorna la versione
Sul fronte del trattamento pensionistico INPS, le novità 2023 sono molteplici. Per quanto riguarda il rateo, gli anziani percettori sono già entrati nella nuova fase dell’adeguamento ISTAT in base all’indice dei prezzi al consumo. Dopo la prima parziale rivalutazione avvenuta nello scorso ottobre, con un incremento del 2 per cento, dall’inizio del mese in corso si è aggiunto il nuovo indice pari al 7,3 per cento deciso dal MEF, applicato secondo gli scaglioni di reddito.
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Con ciò, esordisce anche un nuovo sistema pensionistico, ovvero i nuovi criteri per andare in pensione prima del tempo. Al varo la Quota 103, la nuova misura transitoria che consente di congedarsi dal lavoro con 62 anni di età e 41 anni di contributi versati. Essa sostituisce la Quota 102, scaduta il 31 dicembre 2022, e ritarda la completa applicazione dei requisiti della Legge Fornero (procrastinata).
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A monte vige comunque il termine della pensione di vecchiaia, con 65 anni di contributi (per gli uomini; 60 anni per le donne) e almeno 20 anni contributivi. Al contempo è stata rinnovata l’Opzione donna che permette l’accesso all’Ape sociale, ma regolando l’uscita anticipata in ordine al numero dei figli. Per i giovani lavoratori di oggi, è opportuno che sappiamo che possono riscattare i loro anni universitari (ad eccezione dei fuori corso) e la laurea ai fini pensionistici. Sul portale INPS è possibile trovare un utile simulatore – nella sua nuova versione rilasciata a fine dicembre – per conoscere gli effetti economici del riscatto della laurea. Il beneficio è rivolto anche dai soggetti inoccupati maiiscritti ad alcuna forma obbligatoria di previdenza durante la presentazione della domanda.
