Cosa si può fare su un terreno vuoto di proprietà

Come rendere redditizio un terreno non utilizzato, qualche idea per sfruttare al meglio una proprietà terriera

Terreno sfruttare
Terreno (Foto Adobe – pensioniora.it)

Possedere un appezzamento in campagna e cercare di sfruttarlo, fare dei piccoli guadagni mettendo insieme spirito di iniziativa e passione per la terra. Le possibilità di rendere vantaggioso un terreno incolto non è da sottovalutare, al contrario le attività agricole o vicine al mondo agricolo possono dimostrarsi vantaggiose.

Inoltre un’attività lontana dalla città può garantire un cambiamento benefico del proprio stile di vita. Non casaulmente oggi c’è una grande riscoperta delle attività agricole che possono rappresentare un businness e un’alternativa alla dimensione cittadina che crea sempre più disagi. Quindi perché non avere delle idee riguardo un terreno quasi abbandonato ma che può trasformarsi in una nuova opportunità di vita.

Sfruttare un terreno per trasformarlo in un lavoro

Terreno sfruttare
Terreno (Foto Adobe – pensioniora.it)

Le possibilità per fare questo tipo di investimento sono diverse. È necessario avere un piccolo capitale iniziale, ma a seconda del tipo di attività prescelta si possono richiedere prestiti o finanziamenti. Naturalmente si deve valutare con attenzione sia l’attività da intraprendere, sia le possibilità offerte dalla terra di proprietà. Vanno infatti valutate su quest’ultimo punto le caratteristiche organiche del terreno, la presenza d’acqua, il microclima, la vicinanza con strade e trasporti.

Sono tutte informazioni necessarie per partire con idee chiare e obiettivi raggiungibili. Risolte le questioni d’ordine burocratico e amministrativo si può passare alla fase operativa, pensando sia all’aspetto imprenditoriale che alla passione nella scelta dell’attività. Alcuni suggerimenti vengono dalle richieste del mercato. Per esempio un’attività molto reddittizia è quella relativa alla coltivazione del bambù, materiale molto ricercato per la costruzione di mobili e l’arredamento d’interni.

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Si adatta a climi anche freddi, purché umidi. Inoltre ha dei ritmi di crescita rapidi, quindi convenienti nel breve e medio periodo. Se il terreno a disposizione è invece in un contesto caldo e asciutto si può pensare alla coltivazione dell’aloe vera. Si tratta di una pianta molto ricercata nella cosmesi, ma anche a livello alimentare ed in erboristeria.

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Altra proposta che viene dall’Asia, come il bambù, è la pianta del gingseng, molto quotata per le sue qualità terapeutiche e lenitive, trova spazio in cucina ed erboristeria. La crescita dell’arbusto richiede circa 4/5 anni per il fogliame, ma bacche e radici sono commerciabili rendendo la pianta completamente redditizia.

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