Novità INPS per andare in pensione con Opzione Donna

Ecco le indicazioni definitive dell’INPS per le lavoratrici che possono presentare i requisiti per la pensione anticipata. Come funziona

quando scatta opzione donna alle lavoratrici
Opzione donna (Foto Adobe – pensioniora.it)

Come ogni mese, anche in questi primi giorni di febbraio si sta concretizzando il calendario INPS delle pensioni, con le classiche convocazioni presso gli uffici postali, con i giorni assegnati in base all’ordine alfabetico dei cognomi. La consegna avviene in modalità cash, a differenza dell’opzione scelta da alcuni pensionati, i quali godono della medesima puntualità ma ricevendo il rateo mensile direttamente tramite l’accredito INPS sul conto corrente personale.

I percettori del trattamento INPS sono coloro che negli ultimi mesi, inclusi anche quelli dell’anno precedente, hanno visto l’applicazione di numerose misure a loro favore. Certamente la provvedimento di maggiore rilevanza sul piano dei benefici è rappresentato dall’adeguamento ISTAT sugli importi pensionistici, per una frazione anticipato con la tornata dello scorso ottobre.

Novità INPS, quando si ottiene la pensione con Opzione Donna

quando scatta opzione donna alle lavoratrici
Opzione donna (Foto Adobe – pensioniora.it)

Il fattore dell’inflazione, che tutt’oggi sta rincorrendo ritmi di crescita verso le due cifre percentuali, ha indotto alla decisione di calmierare le rivalutazioni sulle pensioni per togliere  la pressione finanziaria sulle casse dello Stato, già ampiamente impegnate ad erogare gli strumenti previdenziali, ordinari e straordinari. All’inizio del quarto trimestre 2022, gli aumenti delle pensioni sono stati pari al 2 per cento, secondo le quote previste dagli scaglioni di reddito.

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Un ulteriore aumento si è avuto all’inizio di gennaio con l’indice effettivo deciso dal MEF, pari al 7,3 per cento. L’ultima legge di bilancio ha però varato dei provvedimenti circa il nuovo sistema pensionistico per uscite anticipate. La Quota 103 è subentrata sulla scaduta. Quota 102, rappresentando la nuova misura transitoria che ha bloccato il sistematico ripristino dei criteri pensionistici della Riforma Fornero.

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Il nuovo minimo richiesto è dunque il raggiungimento di 62 anni di età e il versamento di 41 anni contributivi. La misura si affianca ai recenti rinnovi dell’Ape sociale, ma soprattutto dello strumento Opzione Donna. Le lavoratrici continueranno a godere di un’uscita agevolata, ma quest’ultima verrà regolata in base al numero dei figli a carico: a 60 anni, senza figli; a 59 anni, con un figlio; a 58 anni, in presenza di due o più figli. Concorre al beneficio dell’Opzione Donna anche la ridotta capacità lavorativa pari o superiore al 74 per cento; l’assistenza di almeno sei mesi del coniuge affetto da handicap grave; il licenziamento o lo status di dipendente presso aziende con tavolo di confronto aperto per la gestione della crisi aziendale.

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