Molti troveranno questo aiuto in busta paga

In partenza lo strumento attivato dal governo per ridurre il salasso fiscale sugli stipendi dei lavoratori. Di cosa si sta parlando

arriva sgravio sugli stipendi
Stipendio (Foto Adobe – pensioniora.it)

Di fronte ad un fenomeno così complesso come quello della crisi energetica ed economica che attanaglia l’Europa ma che genera venti di guerra globale, l’aspetto finanziario su cui agisce il singolo Paese, e nello specifico l’Italia, sembra alquanto irrilevante. In realtà, le politiche economiche sono difficilmente ignorabili dal tessuto sociale che ha già assimilato il peggio di questa crisi, ovvero i rincari imposti dai mercati internazionali ai cittadini.

L’imprinting dei flussi speculativi è tutt’oggi regolato dal fattore – quasi giustificatorio – dell’inflazione che nel sistema italiano è apparso come l’unità di misura della crescita dopo la ripresa seguita alla emergenza sanitaria da Coronavirus e ora mantiene la sua forsennata corsa a due cifre percentuali. Le stesse cifre si ritrovano oggi complessivamente nella rivalutazione ISTAT degli importi delle pensioni e delle tredicesime, basata sugli indici al consumo.

Quale aiuto sta giungendo ai lavoratori dipendenti

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Stipendio (Foto Adobe – pensioniora.it)

Quella concernente l’adeguamento statistico fondato sui livelli inflazionistico ha rappresentato la misura maggiormente di carattere strutturale, imposta per decreto dal governo Draghi ed ereditata dall’esecutivo guidato da Giorgia Meloni. Il frazionamento di una prima fase di incrementi ad ottobre, e replicata all’inizio del mese in corso nelle tornate pensionistiche in base all’indice effettivo stabilito dal MEF, ha consentito di allentare la pressione sulle casse dello Stato. 

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L’inizio del 2023 assume un’importanza particolare anche perché iniziative immediate sono state prese – finalmente – anche nei confronti dei lavoratori, in particolare i lavoratori dipendenti. A differenza di quanto accade più spesso con i cedolini INPS, quando si parla di soldi “in più”, occorre considerarlo dal punto di vista di quegli importi che il lavoratore riesce a sottrarre dall’iniezione dell’erario.

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Pertanto, fino al 31 dicembre 2023, è in vigore lo sgravio contributivo del cuneo fiscale dei lavoratori dipendenti. Esso non consiste in una misura a senso unico. Da una parte, viene applicato uno sgravio dei contributi previdenziali verso quei lavoratori affetti da invalidità, oppure per vecchiaia o ai superstiti a loro carico. Dall’altra, c’è la componente del reddito, che porta all’applicazione di queste percentuali del taglio: 2 per cento, per le buste paga fino a 2.692 euro al mese; 3 per cento, per le mensilità non oltre i 1.923 euro mensili. Tale riduzione suggella il passaggio ad un cuneo fiscale pari al 9,19 per cento ad uno al 7,19 per cento.

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