Occhio se punti alla pensione nel 2024 | Cosa devi sapere

I lavoratori che vogliono lasciare il mondo del lavoro nel 2024 devono presentare un importante documento: ecco quale

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pensionamento 2024 cosa sapere (Foto Adobe-pensioni.it)

Quello delle pensioni è da sempre un tema molto caldo in Italia e ogni governo che si succede pone nuove basi per uscire dal mondo del lavoro. Con l’avvento del governo Meloni e con la nuova Legge di Bilancio 2023 sono cambiati ancora una volta i requisiti per poter accedere al mondo pensionistico a partire proprio dall’anno in corso.

Tra le novità del 2023 riguardo il mondo della pensione ricordiamo l’introduzione di Quota 103 e la proroga di Ape Sociale e Opzione Donna seppur con delle modifiche rispetto al passato. Molti lavoratori, poi, con le nuove misure del governo Meloni non possono programmare il pensionamento come accadeva in passato e quelli che vorrebbero pensionarsi nel 2024 si trovano davanti a tante incognite.

Pensioni, cosa sapere e fare se si vuole lasciare il mondo del lavoro nel 2024

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pensionamento 2024 cosa sapere (Foto Adobe-pensioni.it)

Coloro che vogliono pensionarsi nel 2024 devono innanzitutto presentare domande e richieste preventive all’INPS. Molti lavoratori che vogliono pensionarsi nel 2024 non devono fare assolutamente nulla per pensionarsi nel 2024 ma solo attendere. Rientrano in questa categoria coloro che stanno per compiere 67 anni e che quindi avranno accesso alla pensione di vecchiaia ordinaria.

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Allo stesso modo, chi nel 2024 completerà i 42 anni e 10 mesi di contributi non dovrà fare altro che continuare a lavorare fino a quella data prestabilita per il completamento di quella carriera. Ci sono poi lavoratori che invece necessito di un adempimento preventivo per poter pensionarsi nel 2024. Parliamo della certificazione del diritto.

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Questi lavoratori dovranno presentare prima della domanda di pensione vera e propria, una richiesta all’INPS con la quale l’Istituto deve certificare il diritto alla pensione. Si tratta quindi di una domanda da presentare all’INPS che deve confermare il diritto alla pensione del richiedente. Coloro che svolgono lavori usuranti, ad esempio, dovranno produrre questa domanda entro il mese di maggio.

In assenza di questa domanda nel 2024 i lavoratori interessati al pensionamento potrebbero non aver diritto alla prestazione che slitterebbe quindi all’anno successivo. Infatti per le istanze di certificazione tardive si perdono fino a 3 mesi di pensione o si finisce fuori dalle risorse disponibili dell’INPS.

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