Assegno unico | Ai genitori vedovi spetta questo extra

I genitori vedovi potranno avere una maggiorazione sull’importo dell’Assegno Unico Universale: ecco come fare

Assegno Unico
maggiorazioni assegno unico vedovi (Foto Adobe-pensioni.it)

Il governo Meloni, attraverso la Legge di Bilancio 2023, ha prorogato tanti degli incentivi e bonus che erano stati emanati dal governo Draghi. Anche per l’anno in corso è stato rinnovato l’Assegno Unico Universale, la misura destinata alle famiglie con figli a carico fino a 21 anni e senza limiti di età nel caso di figli con una qualche disabilità.

Inoltre il governo Meloni ha previsto delle maggiorazioni che riguardano i nuclei familiari con entrambi i genitori lavoratori e i figli disabili. Ci sono poi degli extra sull’Assegno Unico che spettano anche per i genitori vedovi: a riferirlo è direttamente l’INPS attraverso una comunicazione ufficiale. Vediamo i dettagli.

Assegno Unico, la maggiorazione per genitori vedovi

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maggiorazioni assegno unico vedovi (Foto Adobe-pensioni.it)

Attraverso il messaggio numero 174 del 17 febbraio scorso, l’INPS riferisce che le maggiorazioni per quanto riguarda l’Assegno Unico spettano anche ai genitori vedovi nell’anno della morte dell’altro genitore lavoratore. La somma della maggiorazione sarà riconosciuta in automatico ed accreditata sempre sull’IBAN di colui che ha fatto domanda per l’Assegno Unico.

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La maggiorazione sarà attribuita in maniera automatica per le domande presentate a partire dal 1° gennaio 2022. Nel messaggio l’INPS sottolinea che “Per le domande di Assegno presentate a decorrere dal 1° gennaio 2022, la maggiorazione in esame sarà applicata fino al mese di febbraio 2023 e cesserà di essere erogata a decorrere dalla rata di Assegno – qualora spettante – per la mensilità di marzo 2023”. Le stesse regole verranno applicate anche per le annualità future.

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Nello stesso messaggio, poi, ci sono le precisazioni fornite dall’Istituto riguardano la maggiorazione prevista dall’articolo 4, comma 8, per il secondo percettore di reddito. nel dettaglio, la norma fornisce le regole da seguire per l’attribuzione del cosiddetto “bonus.

“Nel caso in cui entrambi i genitori siano titolari di reddito da lavoro, è prevista una maggiorazione per ciascun figlio minore pari a 30 euro mensili. Tale importo spetta in misura piena per un ISEE pari o inferiore a 15.000 euro. Per livelli di ISEE superiori, esso si riduce gradualmente secondo gli importi indicati nella tabella 1, fino ad annullarsi in corrispondenza di un ISEE pari a 40.000 euro. Per livelli di ISEE superiori a 40.000 euro la maggiorazione non spetta”.