Infortunio sul posto di lavoro | Rimborso sempre previsto?

I periodici bollettini relativi agli incidenti sul posto di lavoro rimettono la questione all’ordine del giorno sul margine di risarcimento. I particolari

quando previsto rimborso per infortunio lavoro
Lavoro (Foto Adobe – pensioniora.it)

Il lavoro, in base alla Costituzione Italiana, è la prima prerogativa sul quale si basa la repubblica e il sistema democratico. Forse proprio per questo, esso rappresenta la croce e la delizia del dibattito pubblico, il quotidiano affanno per milioni di cittadini alle prese con la corsa al posto per vari decenni della vita. Di lavoro, se ne parlerà sempre, finché non si raggiungeranno le parità economiche, oltre che di genere, delle persone.

Se ne parla, anche e soprattutto quando il lavoro manca, calano i posti di lavoro e i loro relativi occapati, e salgono invece le percentuali della disoccupazione accompagnata dalle fasce di età del soggetto lasciato in strada. La dimensione del lavoro è certamente il contesto più critico e delicato nei tempi di ogni crisi; e puntualmente viene bersagliato da ogni rallentamento della produzione.

Infortunio sul posto di lavoro, vi sono casi in cui non è rimborsato?

quando previsto rimborso per infortunio lavoro
Lavoro (Foto Adobe – pensioniora.it)

Di recente, tra le esperienze più dolorose che hanno coinvolto i lavoratori – oltre la drammatica consuetudine di grandi aziende in riallocazione umana o di ricollocazione produttiva – entra nel novero l’emergenza sanitaria dovuta ai contagi da Coronavirus, la quale ha dettato lo stop della maggior parte del tessuto produttivo. Nonostante i redditi di emergenza elargiti dall’INPS, molte piccole e medie imprese non sono state in grado di tornare alla riapertura, così come varie partite iva sono state chiuso.

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La riapertura stessa, cioè il consistente allentamento delle stringenti norme sui contatti, ha permesso di far oliare di nuovo il sistema per la rinascita del PIL, e la politica in tal senso è stata quella di puntare sul settore trainante per eccellenza, l’edilizia, in chiave di ecosostenibilità delle case. In fondo, si tratta dello stesso settore che più sovente registra incidenti e vittime sul luogo di lavoro.

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Non manca ovviamente la vecchia conta nell’ambiente della fabbrica e dell’industria. In Italia, è obbligatoria l’asscurazione che il lavoratore stipula con l’INAIL, includendo appunto gli infortuni, ma anche le malattie professionali. Essa si alimenta con il premio, pagato dal datore di lavoro in base alla retribuzione versata al dipendente e al tasso di tariffa corrispondente alle mansioni esercitate. L’infortunio sul lavoro è sempre risarcito; a meno che non si accerti una condotta estranea alla prestazione affidata, oppure comportamenti imprevedibili, avulsi dal contesto di lavoro. In caso di comportamento colposo, il lavoratore viene escluso dall’operatività della tutela ricoperta dalla polizza gestita dall’INAIL.

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