RdC | Ci saranno queste 4 novità nel 2023

La ministra del Lavoro Marina Calderone, dopo un’intervista ha evidenziato i 4 punti cardini per il nuovo RdC del 2023

RdC novità nel 2023
Reddito di cittadinanza-(Foto Adobe-pensioniora.it)

Il sussidio del reddito di cittadinanza, dopo anni di aiuti a quasi tutto il nostro paese, subirà varie modifiche e riforme. Dopo l’approvazione dell’ultima legge di Bilancio infatti, la decisione di ridurre i versamenti ed ad alcuni anche le cifre è stata firmata con l’approvazione di tutti.

Eppure, probabilmente questa drastiche riforma, porterà qualche problema, soprattutto per le famiglie con difficoltà di affrontare il pagamento delle fatture che non decidono a calare. Il reddito dal 2024, verrà totalmente abolito, per incentivare i cittadini a trovarsi un lavoro che dia anche una soddisfazione personale.

Quali sono le 4 novità del RdC?

RdC novità nel 2023
Portale INPS-(Foto Adobe-pensioniora.it)

Ma cosa succederà? Si vedrà un futuro roseo per questo paese? Senza dubbio, gli italiani con più difficoltà non dovranno vivere solamente di sostentamenti statali, perché non verranno garantiti per sempre. Infatti con l’ultima riforma, il RdC verrà garantito solamente per 7 mesi, con l’obbligo di accettare almeno una delle 3 offerte di lavoro che verranno consigliate.

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Il problema però è che i cittadini, non si fidano. Sono contratti a quanto pare a tempo determinato, ed anche non tanto sufficienti. Ed ecco che la ministra del Lavoro, Marina Calderone, in una recente intervista, chiarisce la situazione, sottolineando quali saranno i punti cardine del RdC:

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“Ci baseremo su una profilazione più coerente per indirizzare i soggetti alle politiche attive, anche utilizzando nuovi strumenti digitali, punteremo su un rafforzamento delle politiche attive: quelle del futuro si baseranno su formazione, sostegno nei percorsi di autoimpiego/lavoro autonomo e incentivi all’occupazione per velocizzare l’ingresso nel mondo del lavoro.”

Inoltre, la Ministra, non dimentica la questione dell’obbligo di partecipare alle politiche attive, proprio per stimolare i cittadini ad un ritrovo della propria dignità.

Continua poi evidenziando che il “il nuovo strumento sarà anche una misura di ultima istanza per chi è in condizione di estrema fragilità e dovrà essere preso in carico dai servizi sociali dei Comuni”. 

Intanto, sono già partite le richieste dei corsi di formazione delle attività lavorative, e si è giunti quasi a 50.000 domande ufficiali. Saranno richieste, che seguiranno, con il termine del sussidio del RdC.

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