INPS | Ultima settimana o rischi di perdere il bonus

Mancano ancora pochi giorni per inviare l’ISEE per poter ottenere un bonus INPS rinnovato dal Governo Meloni

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bonus inps isee assegno unico (Foto Adobe-pensioni.it)

Il governo Meloni, attraverso la nuova Legge di Bilancio approvata da Camera e Senato lo scorso 30 dicembre, ha prorogato vari bonus ed incentivi per aiutare gli italiani in questo particolare periodo storico che stiamo vivendo. Tra queste misure c’è anche l’Assegno Unico Universale per le famiglie con figli.

L’Assegno Unico è stato introdotto nel marzo 2022 dal governo Draghi per aiutare le famiglie con figli fino a 21 anni e senza limiti di età nel caso di figli con una qualche disabilità. Il governo Meloni ha prorogato la misura, erogata dall’INPS direttamente sull’IBAN di chi ne ha fatto domanda, prevedendo anche varie maggiorazioni.

INPS, Assegno Unico: ultimi giorni per inviare l’ISEE

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bonus inps isee assegno unico (Foto Adobe-pensioni.it)

L’Assegno Unico è erogato tendo conto dell’ISEE, ovvero dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente. Più basso sarà l’ISEE e più saranno i soldi erogati, più alto l’ISEE e meno sarà l’incentivo. Nel caso, poi, in cui l’ISEE non sarà proprio presentata si otterrà lo stesso la misura ma al suo minimo, ovvero 50 euro al mese a figlio.

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Chi può, quindi, è meglio che presenti l’ISEE e entro il 28 febbraio per evitare poi da marzo di ricevere un Assegno Unico in formato ridotto al minimo sindacale. Salvo alcuni casi particolari segnalati dall’INPS, il rinnovo dell’ISEE è di fatto il solo adempimento da osservare per garantirsi la piena continuità dell’assegno fra le due annualità 2022 e 2023. Coloro che hanno percepito l’assegno nel 2022 devono solo calcolare il loro ISEE 2023.

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Chi invece non ha mai usufruito dell’AU deve presentare ISEE e apposita domanda all’INPS. Coloro che comunque non riescono ad inviare l’ISEE entro il 28 febbraio potranno farlo entro il 30 giugno: solo a quel punto si potranno ricevere gli arretrati parametrati sulla base dell’indicatore economico.

La domanda per l’Assegno Unico, lo ricordiamo, va rinnovata, anche per chi già lo percepisce, in vari casi tra cui: nascita di nuovi figli; una variazione o inserimento della condizione di disabilità del figlio; variazioni della dichiarazione relativa alla frequenza scolastica/corso di formazione per il figlio maggiorenne (18-21 anni); modifiche attinenti all’eventuale separazione/coniugio dei genitori.