Colpo di scena Spid | A breve può accadere questo

È possibile che si assisterà alla seconda rivoluzione dopo la creazione dell’identità digitale; ma non sarà un’implementazione. Cosa succederà

spid sparirà a breve?
SPID (Foto Adobe – pensioniora.it)

Uno dei timori di coloro che hanno assistito alla cosiddetta rivoluzione digitale delle Rete che ha trasferito su una fibra ottica e nel cellulare i conti correnti e i dati sensibili in qualità di contribuente, era rappresentato dalla creazione esplosiva di diverse chiavi d’accesso, ciascuna dedicata ad un servizio. Timori che in fondo si sono rivelati autentici, e anche realizzati, dal momento che la vita di un utente è oggigiorno costellata dalla richiesta di registrazione e di immissione di password per ottenere l’accesso al servizio.

In effetti, la mente svuotata da quelle incombenze che questo o quel servizio consente di sbrigare senza spostarsi da casa, oppure debitamente programmate affinché basti solo un clic autorizzativo per chiudere definitivamente la questione, ecco, quella stessa mente deve ora gestire una mole di parole incomprensibili, alfanumeriche, che servono per mettere in moto questi automatismi.

Colpo di scena Spid, quale novità potrebbe avverarsi 

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SPID (Foto Adobe – pensioniora.it)

Dal punto di vista finanziario e burocratico, la sete di sintesi, suggerita dalla richiesta di una chiave univoca, valida per molti servizi – pubblici e privati – ha portato alla creazione della cosiddetta identità digitale, comunemente conosciuta come SPID. Mediante quest’ultimo si accede rapidamente al servizio di home banking, così come con lo stesso codice, si può entrare nel cassetto fiscale dell’Agenzia delle Entrate o nel cassetto previdenziale dell’INPS.

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Insomma, si tratta della chiave per inoltrare la domanda di un bonus, per seguire lo stato di una pratica di verifica dell’erario, e al contempo per presentare on line la disposizione di un bonifico. Ebbene, sembrerà strano, ma per lo SPID si potrebbe ora trattare del canto del cigno. È ancora tutto in gestazione; ma il fatto è che le convenzioni con i gestori del Sistema pubblico di identità digitale sono pressoché sotto scadenza e non sono state ancora rinnovate.

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Quello che oggi rappresenta un servizio gratuito, per lo SPID si aprono per il domani diversi scenari. Fra questi, che subisca la cancellazione; d’altronde, pare che il governo voglia proseguire l’implementazione dell’identità digitale puntando sul sistema di Carta d’Identità Elettronica (CIE). Si vedrà quello che succederà il prossimo 23 aprile, giorno della scadenza contrattuale. L’opzione più realistica parla invece della realizzazione di un’unica identità digitale nazionale; è gestita direttamente dallo Stato, tramite un’app unica per SPID e CIE, valida sia per servizi pubblici che privati. L’orizzonte che vede l’unificazione dei due servizi sarebbe infatti in linea con i progetti in elaborazione presso la Commissione Europea.

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