Bonifici sospetti | Via ai controlli se lo fai così e con queste cifre

I controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate su bonifici e movimenti sospetti sono in costante aumento, quando avvengono

bonifico soglia verifiche
Bonifico (Foto Adobe – pensioniora.it)

Le operazioni bancarie possono essere messe sotto la lente di ingrandimento della Banca d’Italia in determinate situazioni. Infatti ci sono condizioni nelle quali le segnalazioni degli istituti bancari all’Unità di informazione finanziaria (UIF) della Banca d’Italia avvengono in automatico e i controlli scattano immediatamente.

Queste verifiche rientrano nelle procedure di legge volte a contrastare e reprimere il riciclaggio di denaro e l’evasione fiscale. Inoltre le severe direttive europee determinano maggior controllo sullo strumento del bonifico, per garantire trasparenza e tracciabilità delle transazioni. Per esempio, grande importanza viene data alla data e all’orario esatto dell’ordine di pagamento da parte del pagatore alla banca. Ma perché maggior controlli e segnalazioni?

Bonifici sospetti cosa accade in determinate circostanze

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Bonifico (Foto Adobe – pensioniora.it)

I controlli dell’Agenzia delle Entrate possono scattare alla data di ricezione dell’ordine di pagamento al beneficiario. Ma più spesso segnalazioni partono per l’importo del bonifico inviato. La soglia dei bonifici oltre la quale le banche devono inviare segnalazione alla Banca d’Italia è stata infatti abbassata. Attualmente è di 5mila euro. Ma non si può escludere che al di sotto di questo limite non parta una verifica.

Le segnalazioni avvenute negli ultimi tempi sono state circa 100mila, secondo i dati forniti dall’Unità di informazione finanziaria della Banca d’Italia. Il sistema di prevenzione del riciclaggio del denaro e di lotta al terrorismo ha di certo spinto a incrementare le verifiche sulle transazioni. La crescita di movimenti di denaro derivanti dal comparto giochi e dalla presenza di intermediari finanziari non legati a istituti bancari ha fatto elevare i controlli.

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A quest’aumento delle verifiche sui bonifici fa eco anche la maggior attenzione alle operazioni in contanti, con un il flusso delle comunicazioni sulle transazioni con denaro liquido in forte crescita, segnale anche queso della lotta all’elusione e al riciclaggio. Non casualmente si ricorda spesso che sono i contribuenti ad avere l’onere della prova.

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Quindi la compilazione completa dei bonifici con i dettagli delle operazioni nelle causali, con la conservazione di ricevute e scontrini di pagamento in contante sono modalità semplici ma importanti, per evitare grattacapi e perdite di tempo che una dimenticanza può causare inavvertitamente.