Se hai problemi alla tiroide ti spetta questo bonus INPS

L’INPS riconosce una integrazione economica nei confronti di coloro che rispondono a questi requisiti della patologia. Di che cosa si tratta

con problemi tiroide maggiorazioni su pensione
INPS (Foto Adobe – pensioniora.it)

Dal 1992 le persone portatrici di grave disabilità sono tutelate da un pacchetto di norme varate nella più conosciuta Legge 104. Ad esse vengono garantiti, in base alle prerogative costituzionali, pari diritti e opportunità di vita ad appannaggio dei normodotati, andando a colmare il gap previdenziale, professionale, fiscale e sanitario che costituisce un evidente ostacolo alla realizzazione di tali possibilità.

Pertanto, nel corso degli anni è stata redatta – e viene costantemente aggiornata – una maglia di agevolazioni di tipo fiscale, come nell’ambito della professione. Più recentemente, analoghe facilitazioni sono state concesse anche agli stessi soggetti incaricati di prendersi cura delle persone disabili, parenti o no; si parla, in ambito lavorativo di permessi retribuiti, il cui calendario dev’essere concordato con il datore di lavoro, oltre che dal punto di vista fiscale, di un’ampia fascia di detrazioni e sconti.

Con problemi alla tiroide, si aggiunge questo bonus alla pensione d’invalidità INPS

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INPS (Foto Adobe – pensioniora.it)

Per i cittadini affetti da disabilità grave, l’INPS mette a disposizione, su richiesta, la cosiddetta pensione di invalidità. L’accertamento della malattia è ad opera della commissione medica interna all’Istituto previdenziale, e valuta il livello delle condizioni psico-fisiche necessarie per accedere al relativo livello economico del contributo mensile. Oggigiorno, non sono soltanto i problemi motori a costituire l’invalidità civile che spesso preclude la speranza professionale.

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I fattori ambientali, l’inquinamento, i pericolosi agenti esterni di varia origine, oggi sono la causa di patologie che giungono a manifestarsi in tutta la loro gravità dopo molti anni. Oppure, le conseguenze maturano celatamente nel fisico, fino alla irreparabile comparsa. La tiroide, ad esempio, è sempre più al centro di particolari forme di problematica. L’INPS valuta la gravità di alcune malattie alla ghiandola tiroide, come reali forme di invalidità, tanto da erogare ai soggetti interessati una sorta di Bonus tiroide. 

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Le persone che lo percepiscono sono caratterizzate da un’invalidità, legata alla tiroide, oscillante, in percentuale, tra il 74 e il 100 per cento. Tra i due estremi, si riceve un assegno mensile corrispondente a 291,95 euro (nella percentuale più bassa), fino ad un importo massimo di 523,82 euro mensili. In un anno, vengono erogate tredici mensilità che si vanno ad aggiungere ad una precedente pensione di invalidità. Sarà la commissione medica INPS ad accertare i livelli della patologia. Se l’invalidità è totale, è altresì richiesto un ISEE che non superi annualmente 17.271,19 euro; in tal caso, l’assegno mensile sale fino a 550 euro.