Naspi marzo, pagamento a rischio per queste persone

Alcuni percettori della NASPI potranno avere una brutta sorpresa per il corrente mese di marzo: ecco cosa sta accadendo

Naspi
naspi marzo comunicazione reddito (Foto Adobe-pensioni.it)

Sono tanti gli italiani che si trovano in uno stato di disoccupazione involontaria e, per questo motivo, percepiscono la NASPI, ovvero la nuova indennità di disoccupazione. L’indennità è stata introdotta con l’articolo 1 del decreto legislativo numero 22 del 4 marzo 2015 in sostituzione delle precedenti misure a supporto delle persone in stato di disoccupazione.

Prima di Naspi c’erano infatti Aspi e MiniAspi: la nuova indennità è diventata valida per i casi di disoccupazione a partire dal primo maggio 2015 in poi. Per quanto riguarda proprio il mese corrente, anche se le erogazioni sono previste entro la settimana, ovvero entro venerdì 17, la ricarica arriverà ad inizio della settimana successiva dal momento che, di mezzo, c’è il  fine settimana. Inoltre alcuni percettori della NASPI potrebbero avere una brutta sorpresa proprio nel mese di marzo.

NASPI, compila questo modulo se vuoi continuare a percepirla

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naspi marzo comunicazione reddito (Foto Adobe-pensioni.it)

L’intoppo riguarda coloro che ricevono sia la NASPI che la Dis-Coll e che, nel corso del 2022, hanno effettuato la comunicazione del reddito presunto. Queste persone dovranno effettuare la medesima operazione nel 2023 ed anche nel minor tempo possibile per continuare a ricevere la NASPI.

Se non sarà fatta la comunicazione apposita che riguarda il reddito, anche se questo è pari a zero (reddito presunto), questi percettori potrebbero non ricevere la NASPI dovuta a partire dal mese di marzo. Il documento da compilare è il NASPI – Com e va compilato direttamente sul portale dell’INPS in quanto ente regolatore.

Per poter compilare il modulo è necessario entrare con le proprie credenziali elettroniche SPID, CIE o CNS sul portale dell’INPS e seguire il percorso: Altri Servizi > NASpI > Comunicazione NASpI-COM. Una volta compilato il modulo relativo alla comunicazione sarà molto semplice e intuitivo inviare la comunicazione.

Ricordiamo che, a partire proprio dal 2023, varia anche il tetto massimo che si può percepire come NASPI. Anche questa misura rientra infatti tra gli assegni che potranno godere della rivalutazione dovuta all’inflazione del 2022, che è stata valutata a 7,3%. In altre parole questo significa che il tetto massimo della misura si alzerà da 1.360,77 (soglia del 2022) a 1460,10 euro.

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