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Controlli RdC: chi è a rischio convocazione per chiarimenti

Sono in arrivo alcuni importanti controlli sul RdC: scopriamo insieme chi è più a rischio di convocazione e perché 

Controlli RdC (Foto Pixabay – Pensioniora.it)

Continuano sempre di più i venti di burrasca che, da inizio anno, proprio non ne vogliono sapere di lasciare in pace i percettori del Reddito di Cittadinanza. Da quando il nuovo anno ha avuto inizio, infatti, per tutti coloro che negli scorsi anni hanno avuto la fortuna di percepire il RdC è cominciato un vero terremoto, ricco di cambiamenti e con numerose scosse di assestamento. E saranno proprio loro che, a breve, si troveranno sottoposti a tutta una serie di controlli e accertamenti.

Non è certo un mistero che, da quando siamo entrati a pieno nel 2023, le cose non si stiano certo mettendo bene per tutti coloro che rientrano tra le schiere di percettori del RdC. L’obiettivo del Governo, al momento, infatti è proprio quello di ridurre all’osso questa schiera fino ad arrivare a una totale e definitiva abolizione di questa forma di sussidio economico entro il 2024. A preoccupare molti, però, adesso sono proprio i controlli che sembrano essere in procinto di avviarsi: ecco chi è che si troverà nel mirino di questi accertamenti.

RdC, al via i serrati controlli: chi rischia

Controlli RdC (Foto Pixabay – Pensioniora.it)

Ebbene sì, quando sembrava che per tutti i percettori del RdC si stesse avviando finalmente un tanto agognato periodo di quiete, ecco che è in arrivo una sorpresa per tutti loro proprio dietro l’angolo. Proprio a dimostrazione che, per quanto riguarda il Reddito di Cittadinanza, questo 2023 si presenta essere ricco di cambiamenti e soprattutto di stravolgimenti. In particolare, infatti, stanno per avere inizio tutta una serie di controlli anagrafici: scopriamo insieme come funzionano.

Quando parliamo dei controlli anagrafici in relazione al RdC, facciamo riferimento a una procedura obbligatoria di verifica per accertarsi che tutti coloro che percepiscono questo ghiottissimo aiuto economico rispettino quelli che sono i rigidi e inflessibili requisiti previsti dalla legge. Effettuati dai Comuni di appartenenza, questi si occupano di effettuare un incrocio di dati con gli uffici anagrafici e di inviare successivamente un esito positivo o negativo all’INPS.

Ma non finisce qui: nel corso di questi controlli in merito al RdC, infatti, non sarà solo la componente anagrafica a essere sottoposta ad attenzione, ma anche quella economica grazie all’appoggio dei dati forniti dall’Agenzia delle Entrate. A rischiare maggiormente, in particolare, sono tutti coloro che presentano delle anomalie all’interno delle proprie documentazioni.

Pubblicato da
Redazione PensioniOra