Stanno valutando queste novità per il Superbonus 110%

Possibili novità in vista per quanto riguarda il Superbonus 110% e nel dettaglio la cessione del credito: le novità

superbonus
novità superbonus crediti (Foto Adobe-pensioni.it)

Il Superbonus 110% continua ad essere al centro del ciclone. La misura promossa dal governo Conte nel 2020 è stata da sempre bersaglio di polemiche e, ad oggi, non si è ancora trovata una soluzione per quanto riguarda lo sblocco dei crediti rimasti incagliati già prima dell’approvazione del decreto con cui il governo ha deciso per lo stop alla cessione del credito.

L’approvazione definitiva degli emendamenti per quanto riguarda il Superbonus dovrebbe arrivare per il 17 aprile. Entro questa data l’esecutivo dovrà trovare il modo per sbloccare 20 miliardi di euro e, con ogni probabilità, sarà adottata l’ipotesi della compensazione attraverso lo strumento degli F24 che potrebbe venire utilizzata, però, solo a determinate condizioni.

Superbonus 110% e cessione del credito: le novità

superbonus
novità superbonus crediti (Foto Adobe-pensioni.it)

Il problema principale per quanto riguarda il Superbonus è dunque quello relativo ai crediti di imposta. Già in passato Enrico Zanetti, consigliere del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, aveva ipotizzato di utilizzarli soltanto a favore delle banche “che abbiano assorbito davvero, in concreto con acquisti e non solo con impegni di acquisto, una porzione veramente rilevante della propria capacità fiscale potenziale”.

Il presidente della commissione Finanze della Camera, Marco Osnato è ottimista ed è convinto che la questione si sbloccherà con un “veicolo che risolverà i problemi residui”. La risoluzione è da vedere proprio nei modelli F24 bancari con il possibile acquisto di titoli di credito. Questa soluzione dovrebbe portare a sbloccare i 20 miliardi di crediti incagliati.

Un’altra ipotesi sulla cessione dei crediti è quella che vede la possibilità per le banche che a fine anno non sono riuscite a esaurire i crediti di convertirli in Btp a 10 anni. C’è poi un altro punto su cui il governo dovrà ancora intervenire, ovvero quello della proroga della possibilità di godere della cessione del credito, con aliquota piena al 110%, per i proprietari di villette monofamiliari, a patto che avessero già completato il 30% dei lavori previsti entro lo scorso 30 settembre 2022.

Tale proroga , rispetto al termine del 31 marzo per il completamento dei lavori sulle case unifamiliari, “è necessaria, ma produrrà effetti solo se si sbloccano gli acquisti dei crediti già presenti in piattaforma cessioni dell’Agenzia delle Entrate”.

Impostazioni privacy