Nuovo RdC Mia: quanto durerà, c’è una stretta

La misura di inclusione attiva, MIA, prenderà a breve il posto del Reddito di Cittadinanza: ecco quanto durerà

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Reddito di Cittadinanza MIA (Foto Adobe-pensioni.it)

Il Reddito di Cittadinanza terminerà la sua carriera ufficialmente il prossimo settembre: al suo posto subentrerà MIA, ovvero la Misura di Inclusione Attiva. La notizia di questo cambiamento radicale era già trapelata il mese scorso e sembra essere ormai molto più che una certezza ormai.

Il governo Meloni, infatti, ha sempre visto di cattivo occhio la misura introdotta dal governo Conte nel 2019 di supporto al reddito e di inclusione al mondo del lavoro. Con l’introduzione della nuova Legge di Bilancio il RdC ha subito già una prima importante modifica nel mese di gennaio 2023 e scomparirà a partire dal prossimo settembre.

MIA, la nuova misura ha una durata stabilita: ecco quale

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Reddito di Cittadinanza MIA (Foto Adobe-pensioni.it)

Il governo Meloni ha stabilito già tutte i requisiti per poter accedere a MIA e questi sono: essere cittadino maggiorenne italiano o dell’Unione Europea; avere un Isee entro i 7.200 euro e avere la residenza stabile in Italia da almeno 5 anni. Inoltre bisogna soddisfare il requisito del patrimonio immobiliare: per la nuova Mia la prima casa sarà esclusa dal patrimonio immobiliare solo se il suo valore IMU non supera i 150mila euro.

Inoltre MIA sarà erogata solo a due categorie di persone: gli occupabili, famiglie in cui ci sia almeno un soggetto tra 18 e 60 anni d’età, e famiglie povere inoccupabili in cui ci sia almeno un minorenne o un anziano over 60 o un disabile. A cambiare anche l’importo di MIA che varia in base alla tipologia di persona a cui viene riconosciuto: sarà di 375 euro al mese per gli occupabili e 500 euro al mese per gli inoccupabili.

Nonostante la misura non sia entrata ancora “in azione”, già si conoscono i suoi limiti temporali: MIA sarà valida per 18 mesi per gli inoccupabili e un anno al massimo per gli occupabili. La durata dell’erogazione, poi, si riduce nel tempo: per le famiglie senza occupabili, dalla seconda domanda in poi, la durata del beneficio si riduce a 12 mesi e tra l’esaurimento della misura e la domanda per rivalerla deve trascorrere almeno un mese.

Per famiglie con persone occupabili, dalla seconda domanda in poi la durata si riduce da 12 mesi a sei mesi e una eventuale terza domanda per averla si potrà presentare solo dopo un anno e mezzo. Dopo la presentazione della domanda il beneficio sarà riconosciuto solo dopo controlli incrociati sul possesso dei requisiti e gli interessati dovranno obbligatoriamente iscriversi ai centri per l’impiego per sottoscrivere un patto personalizzato.

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