Dichiarazione redditi: cosa succede se in passato non l’hai fatta

Cosa accade se un contribuente non ha presentato la Dichiarazione dei Redditi? Scopriamolo insieme in questo articolo

dichiarazione redditi
dichiarazione redditi non fatta (Foto Adobe-pensioni.it)

Ogni anno i contribuenti italiani sono tenuti a presentare la Dichiarazione dei Redditi, ovvero il modello attraverso il quale si dichiarano i redditi e quali sono stati gli oneri deducibili e detraibili. Attraverso questa dichiarazione si liquidano le imposte da pagare per l’anno in considerazione, e gli eventuali acconti di imposta per l’anno successivo.

Tali imposte sono l’Irpef, se persone fisiche, o l’Ires, se società di capitali o enti commerciali ed equiparati, non commerciali ed equiparati. La dichiarazione dei redditi si divide in quella per le persone fisiche; per società di persone; dichiarazione dei redditi società di capitali e dichiarazione dei redditi enti commerciali e non commerciali ed equiparati. Ma cosa accade se in passato non si è presentata la dichiarazione dei redditi?

Dichiarazione dei redditi, ecco cosa accade se non l’hai presentata

dichiarazione redditi
dichiarazione redditi non fatta (Foto Adobe-pensioni.it)

Generalmente la dichiarazione dei redditi va presentata entro il 30 settembre di ogni anno o entro il 30 novembre. Se il contribuente non ha presentato il 730 per dichiarare redditi denunciabili con questo modello e non regolarizza la propria posizione entro il 30 settembre può rifarsi con il modello Redditi che scade il 30 novembre. Partendo da questa distinzione che il contribuente inadempiente va incontro a varie sanzioni.

Per la legge un contribuente non è in regola nemmeno nel caso in cui si tratti di una dimenticanza. Se abbiamo dimenticato di presentare il modello 730 entro il 30 settembre allora potremo inviare il modello Redditi che scade il 30 novembre. A questa data il contribuente non è tenuto a pagare sanzioni per dichiarazione tardiva ma, se non ha pagato le imposte al Fisco dovrà pagare le sanzioni e degli interessi per l’omesso versamento dell’imposta entro il 30 giugno.

Il 30 giugno è anche la data di riferimento per calcolare la riduzione da applicare alla sanzione ai fini del ravvedimento operoso. Nel caso in cui il contribuente paga l’imposta entro il 10 ottobre, e quindi dopo 102 giorni, ipotizzando l’Irpef a debito di 200 euro pagherà l’imposta per 200 euro e la sanzione di euro 7,50. 

Se il contribuente non ha presentato né il modello 730 e né il modello Redditi si parla di omessa dichiarazione. In questo caso il contribuente dovrà pagare al Fisco la sanzione amministrativa dal 120% al 240% dell’ammontare delle imposte dovute, con un minimo di euro 250 e se non sono dovute imposte, si applica la sanzione da euro 250 a euro 1.000.

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