Cartelle esattoriali, scatterà il pignoramento dei conti a questi debitori

Cosa si rischia con le cartelle esattoriali, il pignoramento presso terzi è una misura estrema ma che si rischia in certe occasioni

cartelle esattoriali definizione agevolata
Cartella esattoriale (Foto Adobe – pensioniora.it)

Il pignoramento di parte della pensione o dello stipendio, così come del conto corrente, pur se con le tutela prevista dalle legge, resta un’esperienza traumatica per chi la subisce. I pignoramento avviene quando un debito si prolunga troppo a lungo senza trovare una soluzione che soddisfi il creditore.

Questo allora può ricorrere al giudice per intimare al debitore il saldo del dovuto, attraverso il blocco presso enti terzi (istituti di credito e banche, Poste italiane, datore di lavoro, fondo di previdenza Inps) di una parte di pensioni, stipendi, conti correnti per soddisfare il suo credito fino alla completa estinzione, come nel caso di cartelle esattoriali non saldate.

Cartelle esattoriali, attenzione ai conti corrente

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Cartella esattoriale (Foto Adobe – pensioniora.it)

Entro la scadenza del 30 aprile i contribuenti in posizione debitoria nei confronti dell’Agenzia delle Entrate Riscossione possono aderire alla definizione agevolata senza pagare in tal modo gli interessi e le sanzioni, gli interessi di mora come pure il cosiddetto aggio. Da considerare nell’importo complessivo da versare esclusivamente la cifra a titolo di capitale e le spese di procedure a i diritti di notifica.

In caso di domanda accettata gli importi potranno essere pagati in un’unica soluzione, entro fine luglio 2023, oppure in un numero massimo di 18 rate (5 anni) con un tasso di interesse del 2 per cento per il pagamento rateizzato. Ma cosa accade se il contribuente ha già in corso la procedura di pignoramento? La definizione agevolata non ferma la procedura.

Il procedimento, infatti prosegue anche dopo l’invio della domanda di definizione agevolata. Quello che viene restituito al contribuente è la differenza tra debito originario e debito post definizione agevolata. L’avvio della procedura comunque impedisce la partenza di nuovi pignoramenti. Chi non completa la procedura rischia di veder pignorato il conto corrente che in questa occasione viene di fatto congelato fino alla soddisfazione del credito che detiene il soggetto che ha iniziato l’iter.

Si tratta quindi di fare in modo di riottenere la possibilità di usare il conto corrente, pagando il debito o trovando un accordo con il creditore, prima che dal tribunali arrivi l’ordinanza del giudice e che diventi troppo tardi per evitare il prignoramento effettivo del conto corrente.

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