Prima casa, può essere pignorata dall’Agenzia delle Entrate?

Ci sono dei casi in cui la prima casa può essere pignorata dall’Agenzia delle Entrate? Scopriamolo insieme in questo articolo di PensioniOra

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pignoramento prima casa agenzia entrate casi (Foto Adobe-pensioni.it)

Sono tanti gli italiani che hanno dei debiti o con un privato o con il Fisco. In entrambi i casi si tratta di una situazione non di certo piacevole, soprattutto se le nostre finanze non sono delle migliori. La situazione diventa ancora più difficile da gestire quando il debito non è nei confronti di un privato bensì nei confronti del Fisco, dell’Agenzia delle Entrate o di un istituto bancario.

Quando una persona non riesce a pagare il proprio debito può incorrere anche in conseguenze gravi come è il pignoramento. Per pignoramento si intende una tipologia di espropriazione forzata con cui il creditore ottiene lo spossessamento di un bene del debitore che si è rivelato “inadempiente”. Nel caso in cui abbiamo debiti con il Fisco l’Agenzia delle Entrate può pignorare la prima casa?

L’Agenzia delle Entrate può pignorare la prima casa?

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pignoramento prima casa agenzia entrate casi (Foto Adobe-pensioni.it)

Diciamo subito che la prima casa può essere pignorata ogni qual volta il debito è di natura privata. E’ questo il caso in cui il creditore è un istituto bancario o una finanziaria che ha erogato un prestito: in questo caso non è poi previsto un limite minimo di debito a partire dal quale il pignoramento immobiliare è possibile e anche con un debito non elevato il creditore può avviare le pratiche di pignoramento.

In caso di contrazione di un debito di natura privata la prima casa è quindi sempre pignorabile. Diverso il discorso in cui il debito è di natura erariale: in questo caso la prima casa può essere pignorata ma questo spiacevolissimo inconveniente è evitabile se il debitore rientra in una delle fattispecie di esenzione. 

In caso di debiti con l’erario la prima casa non è pignorabile se è l’unico immobile di proprietà del creditore e se è l’immobile dove il creditore risiede anagraficamente e se non è un bene di lusso. L’Agenzia delle Entrate può pignorare la prima casa se il debito erariale supera l’importo di 120.000 euro; se il valore di tutti gli immobili di proprietà del debitore è superiore a 120.000 euro.

Il pignoramento della prima casa, ovviamente, non avviene da un giorno all’altro ma è necessario innanzitutto che il creditore sia in possesso di un “titolo esecutivo” ossia una sentenza, un decreto ingiuntivo definitivo, un assegno, una cambiale o un contratto di mutuo stipulato dinanzi al notaio che deve essere notificato al debitore.

Il creditore deve notificare al debitore l’atto di precetto, ossia l’invito a pagare entro 10 giorni. Entro e non oltre 90 giorni dalla notifica del precetto, il creditore deve notificare l’atto di pignoramento immobiliare per il tramite dell’ufficiale giudiziario.

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