Pensioni maggio, questi riceveranno di più: controlla se rientri

Stanno per aumentare le pensioni nel mese di maggio, ma non per tutti i beneficiari di trattamenti previdenziali

incremento pensioni minime
Pensione minima (Foto Adobe – pensioniora.it)

Ci si avvia rapidamente alla fine del mese e si apprestano le scadenze dei versamenti delle pensioni per milioni di italiani. Si parla come al solito dei pagamenti degli assegni mensili. Di solito l’Inps rende consultabile per i cittadini il cedolino della pensione con qualche giorno di anticipo.

È sufficiente collegarsi alle pagine on line del proprio fascicolo personale sul sito dell’Inps. Si accede attraverso credenziali Spid (Sistema Pubblico di Identità Digitale), Cie (Carta identità elettronica) e Cns (Carta nazionale servizi) e si può consultare il cedolino del mese, contenente diversi e importanti dati, non soltanto l’ammontare della rata. Un sistema semplice per verificare e controllare trattenute e conguagli in arrivo periodicamente.

Novità per alcuni, pensioni maggio crescono

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Pensione minima (Foto Adobe – pensioniora.it)

Con il cedolino di maggio alcuni titolari noteranno una novità da segnalare. Come indicato nella circolare Inps numero 35 del 5 aprile 2023 ci sarà un incremento delle pensioni nel prossimo mese con importo inferiore o pari al trattamento minimo. L’aumento previsto dalla Legge di bilancio 2023 è quindi arrivato. Vediamo nel dettaglio a quanto ammonta. Nel corso del 2022 il trattamento minimo versato dall’Inps era pari a 525,38 euro mensili.

In base alla rivalutazione intergrale per l’inflazione registrata al 7,3 per cento, passa a 563,74 euro al mese. A questo incremento, viene aggiunto in via straordinaria per il periodo gennaio 2023dicembre 2024 un’ulteriore  rivalutazione dei trattamenti minimi. Per tutti i titolari di queste pensioni ci sarà un rialzo del 1,5 per cento che porta il minimo, a prescindere dall’età anagrafica, a un importo complessivo di 572,20euro al mese.

La percentuale di aumento straordinario sale al 6,4 per i pensionati al minimo con oltre 75 anni di età, portando l’assegno mensile a 599,82 euro al mese. L’incremento sarà confermato nel 2024 e sarà del 2,7 per cento per tutti i minimi. L’aumento riguarderà tutte le 13 mensilità previste. Con la rata di maggio divrebbero arrivare anche gli arretrati degli incrementi straordinari non percepiti da gennaio ad aprile.

Questi aumenti sono fiscalmente imponibili e quindi soggetti a tassazione, l’importo sarà indicato nella dichiarazione fiscale relativa agli anni di erogazione. Non resta a questo punto che controllare cona attenzione il cedolino e verificare le somme debitante riportate voce per voce.

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