Separazione e divorzio: cosa pesa di più sui beni da dividere

Questi sono i fattori legati all’assegnazione dei beni, quando sono coinvolti nella prassi legale che porta allo scioglimento del rapporto. Di cosa si parla

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Divisione beni (Foto Adobe – pensioniora.it)

Non c’è dubbio che nell’ordinamento legislativo, come nella condotta delle scelte politiche di qualsiasi esecutivo, sono numerose le garanzie, sebbene in molti casi opinabili, che proteggono la sussistenza delle famiglie. In particolare, le misure di tutela partono dal basso, ossia a cominciare dalla seconda generazione, quella dei figli, entro cui vanno assicurate tutte le spese necessarie alla crescita, al mantenimento, all’istruzione e alla maturità.

Al di là del riconoscimento di un reddito prodotto dalla coppia di genitori, in quanto titolari del nucleo, le tutele giuridiche passano dal piano della prole a quello – per via diretta – della salvaguardia degli interessi del singolo coniuge; all’atto pratico, la salvaguardia dall’abuso dell’altro. A sancire tale protezione è la scelta della coppia, una volta sposata o unita civilmente, di decidere sulla modalità che concerne la divisione dei beni. 

Separazione e divorzio: come vengono divisi i beni 

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Separazione (Foto Adobe – pensioniora.it)

Legittimato il rapporto di coppia tramite il matrimonio o l’unione civile, i due coniugi devono scegliere il regime da adottare sul possesso: ossia tra comunione o separazione dei beni. Tale regime sarà fondamentale già dal primo acquisto di un bene in comune, specialmente se si parla di una casa, ma il discorso è valido anche per molti beni mobili, quale un’auto e molto altro. Indicata tale tipologia di gestione, essa corrisponde tanto nel bene (entrate, acquisto) quanto nel “male” (debiti) della vita di coppia.

La comunione o la separazione dei beni saranno decisive quando un giudice si pronuncerà sulla destinazione dei beni in caso di separazione o di divorzio fra i due coniugi. I beni (compresi la titolarità di aziende e i risparmi), già dalla separazione della coppia, non vengono più sottoposti al regime della comunione. Quest’ultima, infatti, decade concedendo la divisione dei beni in parti uguali (come accennato, inclusi i debiti).

Viene divisa altresì la responsabilità finanziaria di un mutuo. Ciò che non può essere diviso, sarà venduto e il ricavato verrà corrisposto in parti uguali. Le controversie sono invece limitate al minimo sotto la separazione dei beni, dal momento che l’assegnazione dei beni a ciascun coniuge è avvenuta sin dall’inizio, in fase di acquisto; dunque, ogni coniuge mantiene la titolarità sul proprio bene. Ma sarà sempre la sentenza di un giudice a modificare la prassi qualora si presentassero casistiche particolari.

 

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