Pensioni, scivolo di 5 anni col nuovo decreto: chi può

In arrivo una notizia molto importante in merito alle pensione e che potrebbe ribaltare tutto di ben cinque anni: chi può

Pensioni (Foto Adobe – pensioniora.it)

Ebbene sì, mentre ci apprestiamo a entrare nel vivo di questo secondo trimestre del 2023 (caratterizzato sin da subito da una vera e propria ventata di novità e cambiamenti), sono ben due le novità che riguarderanno le pensioni e che ci faranno compagnia: per scoprire di cosa si tratta e soprattutto cosa dobbiamo aspettarci, non dovete fare altro che continuare a leggere insieme a noi di Pensioni ora, ecco cosa serve sapere.

Con l’avvento del nuovo mese, accresce l’attenzione di questo nuovo anno nei confronti delle pensioni e di certo i cambiamenti non si risparmiano. Mentre infatti, al momento, sono tutti concentrati sul nuovo Reddito di Cittadinanza in arrivo e sulla su curiosi tripartizione, non bisogna sottovalutare alcune importanti modifiche che riguarderanno proprio il mondo dei pensionati. In particolare, sono ben due le novità che ci attendo: la proroga del proprio contratto di espansione e anche nuove possibilità per presentare le domande di accesso all’Ape sociale. Continuare a leggere insieme a noi di Pensioni ora per approfondire l’argomento e capire di più.

Scivolo di 5 anni per le pensioni: chi può 

Pensioni (Foto Adobe – pensioniora.it)

Nonostante non si possa ancora parlare di riforma generale e soprattutto totale del sistema pensionistico (che è stata invece rimandata a data da destinarsi dal governo), è arrivato adesso il momento di concentrarsi sul decreto lavoro e su quali conseguenze potrebbe avere sulle pensioni con uno scivolo di ben cinque anni e una proroga del contratto di espansione.

Sembra infatti che siamo in procinto di essere accompagnati da uno scivolo di ben cinque anni sulle pensioni destinato proprio ai lavoratori e a partire dal momento di maturazione dei requisiti pensionistiche. Si prevede, inoltre, una proroga al 2025 di quelle che sono le facoltà necessarie per poter avviare una procedura di consultazione volta proprio all’espansione del proprio contratto.

Oltre a questo, non bisogna sottovalutare importanti cambiamenti che riguarderanno anche l’Ape Sociale: nella bozza del decreto infatti è possibile anche visionare ben tre termini di scadenza per la presentazione delle domande inerenti sempre al mondo delle pensioni. Ovvero il 31 Marzo, il 15 Luglio e non oltre il 30 Novembre. 

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