Se hai casa da affittare fai questo contratto: conviene di più

Non esiste una sola tipologia di contratti di locazione, ma questo è quello che mediamente conviene di più sia agli affittuari che alla proprietà

contratto locazione
Contratto di locazione (Foto Adobe – pensioniora.it)

Nell’ultima crisi sistemica, quella che in fondo è tutt’ora in atto, partita con gli eventi in Ucraina, l’escalation ha coinvolto in prima battuta l’ambito energetico, di cui il vecchio continente subisce una annosa forma di dipendenza con l’importazione delle risorse necessarie. Non sono servite molte settimane per far sì che la questione energetica contagiasse ben altri settori più precipuamente economici.

Il primo alleato che la crisi ha trovato è rappresentato dall’inflazione. Quest’ultima ha costituito un’unità di misura della crescita dopo la ripresa italiana post emergenza sanitaria da Covid-19. D’altronde, dopo lo stop produttivo che ha coinvolto la gran parte delle attività, non c’è voluto volto che il PIL ripartisse con un’accelerazione vertiginosa. Altrettanto vertiginosa è stata la crescita inflazionistica con gli echi degli eventi bellici.

Affitti, con questo contratto hai delle agevolazioni

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Contratto di locazione (Foto Adobe – pensioniora.it)

Alcuni lo sapranno, ma molti altri non sanno quanto il fattore bellino possa infiltrarsi da un punto di vista economico, nelle vite dei cittadini. L’inflazione, in questo, gioca un ruolo da protagonista, dato che l’incremento esponenziale investe simultaneamente diversi ambiti. È bastato osservare l’improvvisa variazione sfavorevole sul costo della vita, riflettendosi in primis sui prezzi dei beni al consumo.

In termini più macroscopici, l’inflazione ha ingrossato i costi sullo scambio di denaro e servizi. Ciò si traduce nell’aumento dei tassi di interesse: essi non aumentano a causa dell’inflazione, quanto piuttosto per la “cura”: è la necessaria misura che la Banca Centrale Europea ha preso dall’autunno scorso per contrastare le prospettive (realizzate) di una corsa inflazionistica a due cifre percentuali.

Tale processo ha vanificato le reciproche convenienze dei tassi sui mutui per l’acquisto di una casa. Le difficili condizioni economiche assunte nel frattempo dalle famiglie hanno irrigidito i via libera ai finanziamenti da parte degli istituti di credito. Insomma, molti potenziali proprietari si sono riconvertiti in affittuari. Non a caso la ricerca degli affitti ha raggiunto numeri elevatissimi. Nonostante l’acquisto di un immobile porti insuperabili benefici, anche una locazione con un buon contratto può risultare una discreta soluzione di vita: un contratto, come il più diffuso perché con le migliori garanzie, ossia il contratto concordato 3+2, della durata di tre anni più il rinnovo automatico per altri due. Si tratta di una tipologia che apre a varie agevolazioni fiscali, oltre al fatto che i canoni sono stabiliti dai Comuni e non dai proprietari. Implica le seguenti detrazioni: 95,80 euro, per un reddito complessivo fino a 15.493,71 euro; 247,90 euro, fino a 30.987,41 euro. Altrimenti, il contratto di affitto a canone libero 4+4 consiste in una durata di quattro anni rinnovabili per altri quattro anni; il canone annuo è deciso dal proprietario.

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