Se apri una partita Iva la Naspi decade subito?

Lo sapevi che anche se hai la Naspi puoi aprire una partita Iva? Ma cosa succede all’indennità? Scopriamolo 

Partita Iva e Naspi (Foto Adobe – pensioniora.it)

Quello che non molti sanno è che in realtà è possibile aprire la partita Iva anche se al momento si è soggetti all’invio degli assegni mensili della Naspi: infatti queste due formule sono compatibili ma solo in determinate condizioni che adesso andremo a vedere.

Scopriamo insieme quali sono queste situazioni e soprattutto se anche voi vi rientrate nella possibilità di richiedere insieme Naspi e Partita Iva: per saperne di più, non dovete fare altro che continuare a leggere insieme a noi di PensioniOra.

Naspi e Partita Iva, cosa succede

Partita Iva e Naspi (Foto Adobe – pensioniora.it)

La prima cosa da sapere, se si vuole attivare una partita Iva anche con la percezione della NASPI attiva, è che è opportuno valutare importanti aspetti e soprattutto considerare appieno quali sono i pro e i contro. D’altronde, come forse saprete, la disoccupazione dell’INPS è in realtà erogabile anche per chi ha perso il lavoro ma era già titolare di una Iva. Ma scopriamo, dunque, quali sono i requisiti per poter richiedere queste due modalità insieme senza che l’una escluda l’altra.

Stiamo parlando, in particolare, di requisiti che riguardano il limite di reddito dal lavoro autonomo. Solitamente la Naspi ha una durata di due anni, ma ci sono altri fattori che potrebbero farvi rischiare di perdere questa indennità: come la sottoscrizione di un nuovo contratto subordinato, l’esclusione dalle liste di disoccupazione, il raggiungimento dell’età contributiva per il percepimento della pensione e per finire la presenza di una fonte di reddito da lavoratore autonomo. Dove si colloca, però, la partita Iva in questo quadro?

Qualora foste già titolari di una partita Iva, allora non dovrete fare altro che specificare la sua presenza al momento della documentazione presso l’INPS e inserire l’importo del reddito percepito nell’anno precedente. Se invece si tratta di una nuova apertura come titolari, allora si dovrebbe andare a indicare il presunto reddito come lavoratore autonomo e in questo caso la Naspi potrebbe andare a subire delle riduzione. Da un euro a quattro mila ottocento si riduce dell’ottanta per cento, oltre questa soglia si viene invece esclusi in modo automatico.

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