Quanto si prende di pensione con 20 anni di contributi

Cerchiamo di fare qualche calcolo e soprattutto di scoprire a che pensione possiamo arrivare con ben vent’anni di contributi 

Quanto si prende di pensione (Foto Adobe-pensioni.it)

Come prima cosa, nonostante molto probabilmente ne siate già tutti a conoscenza, facciamo un piccolo passo indietro e rivediamo insieme quali sono i requisiti indispensabili secondo la legge per poter arrivare alla pensione di vecchiaia: questi, infatti, sono ben due e soprattutto sono insindacabili se si vuole uscire dal mondo del lavoro assicurandosi ugualmente una certa somma pensionistica dignitosa. Per scoprire quali sono e quanto potrebbe spettarci, non dovete fare altro che continuare a leggere insieme a noi.

Innanzitutto, il primo requisito da rispettare è proprio quello anagrafico: per potersi lasciare ufficialmente alle spalle il mondo del lavoro bisogna infatti avere almeno sessantasette anni di età. In secondo luogo, non bisogna sottovalutare un secondo requisito per poter andare in pensione, ovvero quello dei requisiti: bisogna aver versato almeno vent’anni di contributi dal primo gennaio del novantasei o, in alternativa, entro il primo gennaio duemila undici se  si sono compiuti diciotto anni entro il trentuno dicembre del novantacinque. Ma scopriamo dunque, qualora vi siano i vent’anni di contributi versati, quanto possiamo ottenere al mese con i nostri assegni pensionistici.

Pensione, quando prendere con 20 anni di contributi 

Quanto si prende di pensione (Foto Adobe-pensioni.it)

Innanzitutto, bisogna sapere che per calcolare l’ammontare della propria pensione a seguito dei canonici e richiesti vent’anni di contributi da versare, bisogna essere a conoscenza della propria aliquota che è stata applicata proprio su questi versamenti. Questa percentuale però non è la stessa per tutti ma anzi cambia a seconda del sistema che si è deciso di adottare: ovvero contributivo o retributivo.

Nel caso in cui si è deciso di optare per un sistema retributivo, allora l’aliquota corrispondente sarà pari al due per cento: questo significa che si andrà incontro a una pensione riconosciuta pari al quaranta per cento di quella che è stata la propria retribuzione media nel corso degli anni.

Qualora invece si rientrasse in un sistema pensionistico contributivo, allora non si parlerebbe più di aliquota ma bensì di un coefficiente di trasformazione. Questo sarà pari al 5,575 per cento per chi ha correttamente verso i vent’anni di contributivi. Per tanto, facendo un esempio, con una retribuzione media annua di quarantamila euro e con un totale di contributi di duecento sessantaquattro mila, la pensione lorda corrisponderà al suo coefficiente, ovvero quattordici mila circa.

Impostazioni privacy