Opzione donna: tutti i casi anno per anno

Come andare in pensione sfruttando le opportunità offerte da Opzione donna, quali sono i requisiti richiesti

Opzione donna età
Opzione donna (Foto Adobe – pensioniora.it)

Andare in pensione è un traguardo che spetta a ogni lavoratore, a prescindere dai requisiti raggiunti. Oggi le opportunità sono diverse e tutte fanno i coni con le condizioni create dalla riforma Fornero e dall’introduzione del sistema contributivo puro e misto. Attualmente i lavoratori accedono alla pensione quasi esclusivamente con il sistema misto, cioè con parte dei contributi versati con sistema retributivo e parte con quello contributivo.

Opzione donna è una delle possibilità offerte dalla normativa vigente e consente alle lavoratrici di anticipare l’avvio della pensione, in particolari condizioni anagrafiche, familiari e di carriera lavorativa. Questa prestazione previdenziale è stata modificata con la legge di bilancio 2023, con nuovi limiti anagrafici e condizioni familiari precedentemente non previste.

Opzione donna limiti anagrafici di accesso

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Opzione donna (Foto Adobe – pensioniora.it)

Oggi le lavoratrici possono andare in pensione con Opzione donna a 60 anni di età anagrafica, con almeno 35 anni di contributi versati, se caregiver o lavoratrici invalide con percentule pari o superiore al 74 per cento. Si applica poi una riduzione di 1 o 2 anni per ogni figlio, mentre per la categoria delle lavoratrici dipendenti di aziende in crisi o licenziate, la riduzione di 2 anni vale anche se non hanno figli.

Quindi Opzione donna vale anche a 59 anni, con almeno 35 anni di contributi, se lavoratrici invalide con percentule pari o superiore al 74 per cento o caregiver, con un figlio. Oppure a 58 anni di età anagrafica, con almeno 35 anni di contributi versati, se invalide con percentule pari o superiore al 74 per cento o caregiver, con 2 figli, o dipendenti di aziende in crisi o licenziate, anche senza figli. Da questa rapida carrellata si evince che Opzione donna è riservata esclusivamente a caregiver, invalide e dipendenti di aziende in difficoltà o licenziate.

Quindi delle limitazioni consistenti rispetto al passato. Inlotre si deve considerare che la pensione decorre dopo una finestra abbastanza lunga: 12 mesi dalla decorrenza dei requisiti per le lavoratrici dipendenti, 18 per quelle autonome, dal 1° settembre 23 al 1° novembre 23 per le lavoratrici del comparto scuola e AFAM (Alta formazione artistica, musicale e coreutica). Un’attesa lunga e da non sottovalutare, se si accede attraverso questa modalità alla pensione.

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