Bonifico sul conto moglie, quanto si può mandare ogni mese

Queste sono le somme che può ricevere la consorte nel caso il trasferimento delle somme avvenga tramite il bonifico bancario. I dettagli

Bonifico alla moglie (Foto Adobe – pensioniora.it)

Banche e sposi. O meglio, conti correnti e coniugi. Vi sono diversi stadi di una relazione, ovvero di un regolare rapporto di coppia, per matrimonio o unione civile, il quale richiede la presa di posizione – per legge – sul regime per la la gestione dei beni che si vuole scegliere. In sostanza, si tratta che una coppia, una volta sposati, dovranno decidere quale proporzione dare al possesso sui singoli beni che verranno acquistati.

La scelta è tra la comunione o la separazione dei beni; quale che sia il regime scelto, esso avrà un notevole peso nel caso in cui subentrasse la cessazione del rapporto tramite separazione o divorzio. Coinvolti sono ovviamente anche i risparmi, oltre una giacenza condivisa – come spesso avviene – attraverso un conto corrente cointestato. D’altronde, finché i coniugi sono uniti, è la scelta migliore se si vuole risparmiare il doppio carico di spesa sulla gestione di due conti correnti.

Bonifico sul conto moglie, quant’è l’importo mensile che si può trasferire

Bonifico alla moglie (Foto Adobe – pensioniora.it)

Ad ogni modo, la presenza di un conto corrente cointestato non vieta che una coppia possieda conti separati. Anzi, questi ultimi possono avere la loro comodità. Certamente, quando la coppia è separata o divorziata, per cui un coniuge è obbligato a bonificare all’altro l’assegno di mantenimento o divorzile, per la sussistenza del consorte economicamente svantaggiato e di eventuali figli. 

Insomma, l’esigenza di versare una somma alla moglie da parte di un marito può sorgere anche in “tempi di pace”. Si pensino alle donazioni, le stesse che dei genitori possono effettuare a favore dei figli. Ben inteso che quando si parla di donazione, il ricorso al bonifico richiede che lo scopo del trasferimento della somma sia esplicitamente indicato nella causale. 

Ciò è importante, almeno per non esporsi in prima battuta ai controlli del proprio istituto di credito, con le eventuali vicissitudini a cui si può incorrere. Ovviamente l’entità dell’importo fa la differenza: infatti, una donazione tra due coniugi, senza il pagamento di tasse, non può superare il milione di euro; altrimenti è necessario versare un’imposta del 4% sulla dichiarazione dei redditi; oltre al fatto che si rende necessaria una scrittura privata, redatta dal notaio, regolarmente registrata. In ogni caso, se il bonifico è mensile, non si può superare l’importo di 50mila euro. 

 

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