Passare casa al figlio senza notaio: come e quando si può

Ecco quali sono le alternative possibili per donare un immobile al proprio figlio evitando le procedure notarili. Di cosa si sta parlando

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Passaggio di proprietà della casa (Foto Adobe – pensioniora.it)

Nello svolgersi dell’attuale crisi economica, è possibile far emergere alcune dinamiche ulteriori rispetto alle ben note legate alle bollette e alla speculazione dei costi energetici. È sufficiente registrare quanto è avvenuto dallo scorso autunno, ovverosia: l’inflazione ha avuto una nuova accelerazione che l’ha ulteriormente avvicinata alle due cifre percentuali, per cui la Banca Centrale Europea è intervenuta pesantemente sui tassi di interesse.

Pertanto, gli effetti non hanno colpito soltanto il costo del denaro e dello scambio di servizi, ma la cura – dolorosa – della BCE ha toccato i tassi dei mutui, annullando sostanzialmente la reciproca convenienza dei tassi di intesse sia fissi sia variabili. Soprattutto nelle generazioni più giovani, esposte alla possibilità del primo acquisto di una casa, ad aumentare è stata la ricerca di affitti piuttosto che dei finanziamenti.

Passare casa al figlio senza notaio: ecco in quali casi

Passaggio di proprietà della casa (Foto Adobe – pensioniora.it)

In questo frangente storico, i figli si ritrovano con molta probabilità a chiedere aiuto economico ai loro genitori: causa l’eccessiva flessibilità del lavoro e precarietà dei contratti, l’alto costo della vita, la difficoltà a mettere da parte dei risparmi ecc. Insomma a costruirsi una famiglia e una vita. In alcuni contesti familiari, la decisione di alcuni genitori è presa: donare un immobile al figlio.

Si sa che un atto così generoso e gratuito non è a costo zero. Occorre che la donazione di un immobile vada infatti regolarizzata tramite la stipula di un atto presso un notaio. Ma esiste, in alternativa, un passaggio di proprietà della casa che non implichi l’assistenza legale di un notaio? Esiste, ed è appannaggio di beni dal valore economico piuttosto modico. È dunque complicato definire “modico” il valore di una casa. 

Fanno eccezione due percorsi alternativi: la donazione indiretta, effettuabile quando l’immobile non è ancora stato acquistato; e l’usucapione. Con la prima, essa avviene quando il genitore saldando l’acquisto, manifesta il nome del beneficiario, ossia il figlio; al notaio spetterà redarre soltanto l’atto d’acquisto e non quello della donazione. Ad ogni modo, è obbligatorio il versamento dell’imposta di donazione se l’immobile ha un valore superiore a 1 milione di euro. Con l’usucapione, si presenta una dichiarazione di acquisto gratuito di una proprietà, a fronte di un utilizzo costante nel tempo: la presentazione avviene presso un Tribunale o con procedimento di mediazione.

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