Lavastoviglie, non solo modalità eco: risparmi anche così

I programmi di lavaggio a risparmio non sono l’unica soluzione per abbassare i consumi e avere bollette più sostenibili. Ecco qualche trucco

Lavastoviglie (Foto Adobe – pensioniora.it)

Oltre un anno fa, l’inizio delle ostilità in Ucraina ha decretato uno stato di crisi economica (per niente raro) per molti aspetti senza precedenti nella contemporaneità. Le ricadute immediate sul piano della garanzia energetica ha rimesso in luce la dura questione della dipendenza dell’energia che è ancora sulle spalle dell’Europa, passata attualmente dalle forniture russe a quelle di pochi Paesi nordeuropei e degli Stati Uniti.

La crisi internazionale del gas e conseguentemente sull’elettricità si è racchiusa nelle facciate dei fogli delle bollette; in particolare in quelle recapitate dalle famiglie, le quali hanno accusato un impegnativo colpo sui loro redditi. Certamente, uno dei primi passi per reagire è stato quello di riflettere sui comportamenti di consumo assunti nei confronti degli elettrodomestici.

Lavastoviglie, oltre la modalità eco si può risparmiare anche con questi programmi

Lavastoviglie (Foto Adobe – pensioniora.it)

Proprio i classici elettrodomestici della casa, essenziali per i servizi minimi, sono per paradosso anche i più energivori. Si parla di quegli apparecchi presenti fondamentalmente in ogni casa d’Italia: la lavatrice, il frigorifero, il condizionatore, la lavastoviglie, il forno elettrico e l’asciugacapelli. La lavatrice e la lavastoviglie sono spesso supportate da programmi “eco” per ridurre l’apporto elettrico razionalizzando il carico di lavaggio.

Nell’ambito della lavastoviglie, il ritorno del lavaggio dei piatti a mano sembrerebbe la soluzione più radicale; ma non è così se si vuole risparmiare acqua e luce. Basta una cena per 12 persone, che si riescono a consumare con facilità ben 100 litri d’acqua; l’apparecchio spende soltanto tra i 10 e i 15 litri grazie ai programmi ecologici; con le attuali classi A+, A++ e A+++, il consumo si abbassa a 6 litri.

L’impostazione al programma “Auto” permette di adattare il consumo in relazione al carico; i sensori in grado di rilevare lo sporco e il tipo di incrostazioni fa il resto regolando il ciclo sulla base della temperatura. Tale programma agisce efficacemente con i carichi leggeri. Ma sono sufficienti due ore di accensione per consumare 3,7 kWh, pari a 0,925 euro. L’alternativa è il lavaggio “Breve”: la durata è di un’ora soltanto e in un anno il risparmio sfiora i 40 euro in bolletta. Di base, occorre sfruttare il pieno carico, ma facendo attenzione a questi particolari: bicchieri e tazze rivolti verso il basso; pentole e piatti collocatinella parte bassa del cestello. Evitare il lavaggio di ceramica decorata e terracotta: questi materiali potrebbero danneggiarsi. Fuori anche mestoli in legno, taglieri, oggetti in rame e alluminio.

 

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