Nuovo pagamento Naspi: chi avrà un anticipo a breve

Ecco alcune notizie relative ai pagamenti della Naspi, alcuni percettori potrebbero avere delle novità positive

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Inps (Foto Adobe – pensioniora.it)

Tra le numerose lavorazioni di questa fase del mese c’è da ricordare sicuramente la Naspi (Nuova prestazione di assicurazione sociale per l’impiego), l’indennità di disoccupazione che coinvolge i lavoratori dipendenti (con l’esclusione del settore pubblico) alle prese con la perdita involontaria del lavoro.  L’Inps eroga la prestazione su domanda e l’attesa dei beneficiari è grande.

Tra l’altro, la lavorazione della Naspi si inserisco in una fase di forte impegno per diverse altre prestazioni dall’Assegno unico e universale al Bonus asilo nido, dal Reddito di Cittadinanza alla Disoccupazione agricola e appunto alla Naspi. Dunque una fase molto laboriosa per gli uffici dell’Istituto di previdenza alle prese con le misure di carattere assistenziale.

Naspi, cosa si possono aspettare i beneficiari

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Licenziamento (Foto Adobe – pensioniora.it)

Come accennato le disposizioni di pagamento della Naspi sono attese dopo che le lavorazioni sono proseguito nelle giornete del 16 e del 17 di questo mese. Quindi ora mancano le comunicazioni sui fascicoli previdenziali degli aventi diritto alla prestazione. In queste pagine si può trovare la data esatta di accredito, soprattutto per quanti aspettano i pagamenti dall’inizio del mese.

La liquidazione non segue un calendario preciso, ma dipende anche dal momento della presentazione della domanda. Ricordiamo che l’erogazione avviene su base mensile e coinvolge lavoratori dipendenti a esclusione di quelli del settore pubblico, personale artistico con rapporti di lavoro subordinato, apprendisti, soci lavoratori di cooperative con rapporti di laboro surdinato con le stesse cooperative, dipendenti a tempo determinato delle pubbliche amministrazioni.

Dalla possibilità di ottenere la Naspi sono esclusi quanti abbiano perso il lavoro a seguito di dimissioni volontarie o di risoluzione consensuale. Tuttavia sono consentite le dimissioni per giusta causa, quelle intervenute durante il periodo protetto della maternità e così via. Quindi una serie di condizioni che si possono creare al termine del rapporto di lavoro.

Da ricordare il requisito contributivo delle 13 settimane di contribuzione contro la disoccupazione nei 4 anni precedenti il periodo di disoccupazione. La domanda si presenta esclusivamente per via telematica entro 68 giorni dalla data di fine del rapporto di lavoro e la lavorazione per la definizione del provvedimento relativo alla domanda presentata dura circa 30 giorni.

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