Assegno unico, se superi questa data perdi gli arretrati

Questo è il tempo utile entro il quale procedere all’iscrizione nelle liste del sostegno ed approfittare del beneficio sulle mensilità precedenti

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Assegno Unico (Foto Adobe – pensioniora.it)

Oggigiorno tutte le famiglie sono chiamate tempi non facili per garantire con leggerezza la sussistenza e il futuro dei propri componenti. D’altronde, il lavoro di erosione dell’inflazione, esercitato sul graduale calo del potere di acquisto e sull’incremento dei prezzi relativi ai beni di consumo, non può che influenzare la qualità di vita di un nucleo familiare, oltre che determinarne nell’immediato le prospettive future. Specialmente, poi, se gli anticorpi economici non sono in grado di ricoprire a pieno le emergenze economiche più immediate.

La questione energetica, com’era prevedibile, ha costituito soltanto le premesse alla più complessa rete di criticità che ha investito il globo. Ma ha rappresentato comunque un elemento introduttivo particolarmente efficace (in senso negativo) se si riflette sul fatto che molte scelte in ambito domestico sono state coercizzate dal ricatto di mantenere attive le utenze domestiche; allo stesso modo in cui non poche imprese non sono riuscite a garantire la continuità lavorativa a causa dell’insolubilità del necessario dispendio dei consumi energetici.

Assegno unico, niente arretrati dopo questa data

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Assegno Unico (Foto Adobe – pensioniora.it)

In un tale contesto di premesse, l’INPS ha svolto (da ben prima della fatidica data del 24 febbraio 2023) e svolge una vera e propria funzione sociale tramite l’erogazione delle misure economiche messe a disposizione dalle casse dello Stato. Un rapporto non certo agevole con queste ultime, dal momento che il credito disponibile si trova a dover coprire un potenziale debito nei confronti dei cittadini, in definitiva e in via immediata, superiore; si tratta della sommatoria di misure ordinarie e straordinarie, oltre agli extra da esse derivanti.

Inoltre, l’Istituto si trova a vivere una contingenza alquanto affollata di impegni economici a favore dei suoi utenti. Parallelamente non può interrompersi, né non attuare una politica di ordinari controlli rispetto alle centinaia di domande inoltrate dai potenziali possessori dei requisiti, che colmano gli archivi della previdenza sociale. Dunque, un contesto come quello familiare, alle prese con difficoltà a volte insormontabili, non può evitare di confrontarsi con  le necessità di monitoraggio imposte dall’INPS. L’iter comporta altrettanto inevitabilmente la sospensione temporanea delle erogazioni per poi riprendere al termine dell’accertamento e, ovviamente, ad esito positivo.

Questi controlli possono comportare non settimane, ma anche mesi di sospensione che si traducono però in legittimi arretrati da accreditare nelle tasche dei percettori in attesa. Attualmente, le verifiche si stanno incrociando con le attività di ricalcolo legato agli adeguamenti sulla base degli indici inflazionistici; di conseguenza, tutti i conteggi che si definiranno in ritardo comportano nuovi conguagli da versare agli interessati. Tra le misure investe, anche l’indispensabile Assegno Unico e universale, lo strumento di sostegno per i nuclei familiari di lavoratori e pensionati con figli minorenni o disabili a carico. La seconda annualità si è aperta con i pagamenti relativi alle domande, nuove e di rinnovo, presentate entro lo scorso 28 febbraio. Ma come nella prima annualità esiste un termine ultimo che consente di ottenere il primo assegno di competenza, oltre le mensilità arretrate dall’inizio dell’annualità; la scadenza è quella del 30 giugno 2023 che permetterà ai genitori di ricevere le mensilità a partire marzo 2023. Basta presentare la domanda il giorno dopo, il 1° luglio, per perdere questo diritto e ricevere soltanto la competenza del mese contestuale.

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