Dichiarazione redditi 2023: chi deve presentarsi alle Poste e scadenza

Persiste la consegna della versione cartacea della dichiarazione presso gli uffici postali. Ecco entro quale data occorre presentarsi senza sanzioni

consegna cartacea modello 730
Modello di dichiarazione dei redditi 730 (Foto Adobe – pensioniora.it)

Sin dal mese di maggio l’INPS è impegnato in un’intensa attività di elaborazione previdenziale. Si tratta di giorni particolarmente delicati, dal momento che innanzitutto la questione non tralascia l’aspetto della disponibilità finanziaria su cui l’ente può contare. La ragione sta nel fatto che tra maggio e giugno si chiude un’annualità per aprire il nuovo calendario previdenziale. Ma per chiudere la precedente, occorre che l’INPS chiuda le pendenze a suo carico, nei confronti degli utenti.

Di cosa si parla? Sin dai primi mesi di gennaio, ciò che è certo è rappresentato dagli annunci degli aumenti sugli importi delle principali misure di sostegno (Reddito di Cittadinanza, Assegno Unico), senza escludere gli ordinari strumenti della pensione. In quest’ultimo caso, le rivalutazioni scaturite dall’adeguamento ISTAT sulla base degli indici d’inflazione, sono quelle attese, a tutt’oggi, dai percettori delle pensioni minime, tra i quali gli over 75, i depositari dell’incremento che sfiora i 600 euro mensili.

Dichiarazione dei redditi 2023 cartacea: quali soggetti possono presentarsi in posta

consegna cartacea modello 730
Poste Italiane (Foto Adobe – pensioniora.it)

I ritardi che si sono susseguiti dall’inizio di quest’anno hanno condotto ad una lunga scia di arretrati, ma soprattutto di ricalcoli, ossia quelli relativi all’altro aggiornamento: le tabelle delle erogazioni. A questo occorre aggiungere la lunga maratona di verifiche alle quali sono sottoposti gli utenti. In tal caso, prassi vuole che i pagamenti siano sospesi una volta che sia partito l’accertamento. Le verifiche possono durare settimane, ma al raggiungimento dell’esito positivo possono passare alcuni mesi.

Pertanto, la calamita nelle tasche dei percettori in attesa è più che accertata. In questi ultimi due mesi sono stati prodotti, dall’INPS, conguagli positivi che non aspettano altro che essere accreditati assieme al riconoscimento di maggiorazioni e alla distribuzione delle competenze correnti. I differenziali sono il prodotto delle variazioni ISEE, così come spesso i conguagli negativi sono l’esito del mancato aggiornamento di redditi in entrata nello stesso nucleo familiare. Per l’accredito, l’INPS dovrà rimandare alcuni utenti alle tranche di luglio.

In gran parte dipende quindi dalle finanze disponibili. Oggigiorno la cassa è sotto la diretta alimentazione dell’attuale rottamazione delle cartelle esattoriali, con l’incasso dei debiti 2000-2015 tra i mille e i 3mila euro; altri crediti derivano anche dal risparmio della riscossione dei debiti fino a mille euro, altrimenti più onerosa di ciò che si vuole incamerare. E poi, l’attuale contributo della dichiarazione dei redditi. È infatti in corso l’attuale presentazione presso l’Agenzia delle Entrate. Esaurito a maggio l’invio telematico dei modelli 730 precompilati, si va verso il termine della presentazione dei modelli compilati nelle modalità tradizionali (commercialista e patronati compresi). Le attuali presentazioni riguardano lavoratori e pensionati, autonomi e partite iva, soggetti con più sostituti d’imposta (datori di lavoro) e titolari di crediti d’imposta erroneamente trasmessi. Entro il 30 giugno si può precedere anche alla trasmissione dei modelli di rettifica o integrativi; fino al 20 giugno, i sottoscrittori dei modelli precompilati possono correggere i dati originariamente precompilati dalla stessa Agenzia. Ebbene, la modalità telematica è ancora oggi una delle tante alternative di presentazione; è tutt’ora in essere la presentazione del modello cartaceo presso l’ufficio postale: si tratta solitamente del Modello Redditi, presentato dagli eredi al posto del defunto. In caso di decesso infatti, la modalità cartacea da diritto ad una proroga di circa 6 mesi; nella fattispecie, il termine è quello del 30 novembre 2022.

Impostazioni privacy