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Risparmio

Buono Poste minori, l’unico caso in cui si possono prendere i soldi

Come è rimborsato il Buono Poste dedicato ai minori, quando è possibile ottenere il capitale investito

Poste italiane (Foto Adobe – pensioniora.it)

Le proposte finanziarie, di investimento e di credito di Poste italiane  hanno sempre vasto seguito tra i risparmiatori italiani soprattutto per la sicurezza e la facilità di sottoscrizione. Da una parte la garanzia dello Stato, attraverso Cassa depositi e prestiti controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), li rende adeguati per un investimento stabile e prevedibile nel tempo, senza sorprese improvvise, dall’altra la presenza diffusa degli uffici postali nelle regioni  italiane, fa in modo che siano accessibili con estrema facilità e realmente vicini a chi li acquista.

In modo speciale, il buono dedicato ai minori è un prodotto finanziario di investimento a medio e lungo termine  perfetto per contribuire a realizzare sogni e progetti futuri, dallo studio ai viaggi, di giovani e giovanissimi. Infatti gli interessi crescono fino al compimento dei 18 anni, con un rendimento fisso e un tasso lordo pari al 4,50 per cento all’anno, determinando fin dalla sottoscrizione la cifra rimborsata a scadenza comprensiva di capitale e interessi.

Buono dedicati ai minori qualche caratteristica

Poste italiane (Foto Adobe – pensioniora.it)

La sottoscrizione di questo prodotto si effettua da qualsiasi maggiorenne presso gli uffici postali, o attraverso il sito di Poste italiane, o con l’applicazione BancoPosta attivando, con l’opportunità di attivare l’opzione del Libretto Minori se si tratta di un genitore titolare di un Libretto Smart dispositivo. Per l’acquisto si deve avere disponibile il codice fiscale e un documento di identità in corso di validità, oltre al codice fiscale e a una copia del documento del minore a cui regalare il Buono.

Il rendimento effettivo annuo lordo a fine di ogni periodo di possesso corrisponde al 2,50 per cento per i primi 3 anni e poi aumenta gradualmente fino al 3 per cento dopo 5 anni. Arriva al 3,50 per cento dopo 8 anni e al 4 per cento dopo 12 anni. Dopo 16 anni e fino ai 18 il tasso arriva al 4,50 per cento. Ma quando si può richiedere il rimborso? Si può sempre ottenere il rimborso mediante il placet del giudice tutelare e si ha la restituzione del capitale investito, a parte gli obblighi fiscali, e dopo 18 mesi gli interessi maturati fin a quel punto.

Il rimborso del titolo acquistato

Denaro contante (Foto Adobe – pensioniora.it)

Nel dettaglio se si intende rimborsare un buono quando il suo titolare è ancora minorenne occorre richiedere il benestare del giudice tutelare che deve rilasciare un documento di autorizzazione. Per gli interessi occorre far riferimento alle condizioni accettate  sottoscritte al momento della sottoscrizione del buono. Da ricordare che il rimborso è al netto degli oneri fiscali che sono pagati alla fonte.

Se il buono è in formato dematerializzato è possibile ottenere il rimborso completo del buono per l’intero valore in un’unica soluzione oppure si può avere un rimborso parziale pari a 50 euro e multipli, senza costi in più, in ogni momento della durata del prodotto, previa l’approvazione del giudice tutelare. Esiste quindi la possibilità di avere dei soldi e mantenere in vita il buono, anche se non un valore ridotto. Da ricordare che in casi di buono minori in formato cartaceo è possibile solo il rimborso per l’intero valore in un’unica soluzione, sempre dopo il permesso del tribunale.

Pubblicato da
Vincenzo Pugliano