Quanto troverai di arretrati nella pensione di luglio

Le  somme che saranno erogate nel mese di luglio con la pensione, ecco gli arretrati che spettano nel cedolino

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Pensionata (Foto Adobe – pensioniora.it)

Ormai sono confermate tutte le voci sugli incrementi degli assegni pensionistici per il prossimo mese. Come disposto dalla legge di bilancio nel dicembre 2022 è arrivato l’aumento provvisorio delle pensioni minime per gli anni 2023 e 2024. L’importo spetta a quanti percepiscono una cifra inferiore o pari al trattamento minimo indicato attualmente dall’Inps in 563 euro al mese.

La scelta è stata fatta per contrastare gli effetti negativi dell’inflazione avvenuti e previsti per i prossimi mesi. Da questo incremento sono escluse non solo gli assegni superiori al minimo, ma anche le prestazioni di carattere assistenziale, considerate non imponibili (per esempio l’assegno sociale, l’invalidità civile e così via). Otre agli aumenti i pensionati troveranno nei cedolini del mese, anche gli arretrati maturati tra gennaio e giugno, indicati con una apposita voce.

Quanti sono gli arretrati nella pensione di luglio

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Pensione (Foto Adobe – pensioniora.it)

In pratica, chi ha un assegno fino a 563,74 euro (il trattamento minimo Inps) avrà nella pensione di luglio un ritocco dell’1,5 per cento, se ha un’età inferiore ai 75 anni, e del 6,4 per cento, se ha compiuto 75 anni, compresa la tredicesima in ambedue i casi. In termini concreti chi ha meno di 75 anni troverà nel cedolino 8,46 euro al mese in più fino a dicembre. Mentre chi ha più di 75 anni troverà nell’assegno fino a 36,08 euro in più al mese.

Sotto i 75 anni la pensione di luglio sarà di 572,20 euro, mentre per gli ultra 75enni l’assegno potrà arrivare fino a 599,82 euro al mese. Come detto nel cedolino comparirà anche la voce relativa agli arretati che saranno di 50,76 euro, per i pensionati sotto i 75 anni e di 216,48 euro per gli altri aventi diritto. Questi gli aumenti per l’anno in corso, per il prossimo anno la crescita preventivata dell’assegno sarà del 2,7 per cento a prescindere dall’età del pensionato, pari a circa 15,22 euro al mese.

Come accennato ci saranno delle esclusioni, come riportato nella circolare dell’Inps numero 25 del 3 aprile 2023 non sono inserite nella base di conteggio  per l’aumento le “prestazioni fiscalmente non imponibili (a titolo esemplificativo, le somme corrisposte a titolo di maggiorazione sociale, la somma aggiuntiva c.d. quattordicesima mensilità, l’importo aggiuntivo della pensione), le prestazioni di carattere assistenziale, le prestazioni a carattere facoltativo e le prestazioni di accompagnamento a pensione“.

Altri aumenti in arrivo

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Pensionata (Foto Adobe – pensioniora.it)

Luglio è anche il mese della quattordicesima, una misura che spetta a circa 3 milioni di pensionati, erogata agli aventi diritto a partire dai 64 anni di età. Questa mensilità aggiuntiva, pensata per rafforzare gli assegni più bassi, va a quanti hanno un reddito  fino a un massimo pari a 1,5 volte il reddito minimo Inps (fino al 2016) e fino a un massimo pari a 2 volte il reddito minimo Inps (fino al 2017).

Gli importi variano a seconda degli anni dicontribuzione versata, per gli autonomi ne sono necessari più, e del reddito personale posseduto. Le somme variano quindi in modo progressivo e vanno da un minimo di 336 euro a un massimo di 665 euro, per la quale sono necessari 25 anni di contributi per i dipendenti (o 28 per gli autonomi) e un reddito complessivo massimo di non oltre i 10.992,93euro.

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